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Gestioni associate e Comune riese, la realtà e le forzature di Basili

di Danilo Alessi (sindaco di Rio nell'Elba)

Gestioni associate e Comune riese, la realtà e le forzature di Basili

Forse distratto o malconsigliato, Basili si avventura in una serie di affermazioni che ad esser benevoli potremmo definire “inesatte” ma che in sostanza non sono altro che maldestre speculazioni di bassa lega, spalmate con una buona dose di ignoranza. Come è a tutti noto la legge impone ai Comuni con meno di tremila abitanti di associarsi per la gestione di alcuni servizi che la stessa legge indica, fra cui la polizia urbana e i trasporti con la viabilità. Pur essendo il Comune più piccolo e quindi con minor peso contrattuale, abbiamo per primi assunto l’iniziativa di verificare la possibilità di mettere insieme, a prescindere della loro caratterizzazione politica, i quattro Comuni del versante orientale, ipotesi che ci è sembrata e tutt’ora ci sembra la più adeguata ed affine per omogeneità territoriale.

Ovviamente lo abbiamo fatto coinvolgendo fin dall’inizio il Comune più vicino, e cioè Rio Marina, senza però riuscire ad ottenere il consenso degli altri due Comuni, Porto Azzurro e Capoliveri, i quali, tra l’altro, non hanno l’obbligo di associarsi avendo una popolazione superiore al limite demografico indicato per legge. A questo punto non restava altra alternativa se non quella di chiedere al Comune di Portoferraio, anch’esso senza alcun obbligo di associazione e con il quale condividiamo il governo di una importante frazione come Bagnaia, la disponibilità ad accordarsi per la gestione di alcuni servizi di reciproco interesse e di semplice attuazione, quali, appunto, la polizia urbana (vale la pena ricordare che Rio Elba ha un solo vigile) e i trasporti con viabilità, che non significa delegare tutta l’attività dell’ufficio tecnico e tanto meno dipendere da Portoferraio per cambiare una lampadina.

Tutto ciò lasciando aperta la porta, come abbiamo deciso e diffusamente spiegato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, all’ingresso del Comune di Rio Marina, senza per ora aver ricevuto alcuna conferma e tenendo conto che comunque entro l’anno vi sarà l’obbligo di associarsi per altri importanti servizi e funzioni di interesse locale (personale, istruzione, territorio e ambiente, sociale).

Da qui la delibera d’indirizzo, che non significa adesione formale ma solo espressione di un orientamento e di una volontà da definire successivamente negli aspetti operativi. Come faccia il Basili, che pur ha partecipato, astenendosi, alla riunione del Consiglio comunale del 30 dicembre scorso, e a cui è stato ampiamente illustrato il problema, a imbastire una così insulsa polemica politica, è difficile da capire. O forse no, se è vero, come si legge nel comunicato, che le dichiarazioni del Basili sono state supportate e confermate dal sindaco Mancuso, dalla quale aspettiamo ancora una risposta per l’uso del campo sportivo e doverosi chiarimenti in merito alla localizzazione del centro di raccolta dei rifiuti urbani.

A dire il vero, prima di rispondere al Basili, abbiamo cercato, senza alcun risultato, di metterci in contatto con la dottoressa Mancuso, che riteniamo possa avvalorare quanto fin qui abbiamo detto, smentendo le affermazioni che il Basili le attribuisce. Resta il fatto che se il Comune di Rio Marina intende associarsi con Rio Elba e Portoferraio, unica possibilità rimasta percorribile, ciò è possibile senza alcuna remora da parte nostra, anzi, con la eventualità di poter addirittura costituire una Unione usufruendo di maggiori contributi regionali.

In quanto alla prospettata fusione dei due Comuni è improprio chiederci, come fa Basili, se quella volontà è ancora da noi condivisa, giacché mai nessuno prima di noi ha espresso tale intenzione, né intendiamo prenderla ora in considerazione. Anche questa, dunque, una evidente forzatura, sapendo, tra l’altro, che il nostro obiettivo è quello di fare dell’Elba un solo Comune, evitando l’anacronistica sommatoria di due debolezze, che invece di fare una forza diventano ancora più inadeguate ai compiti che occorre affrontare per l’interesse dei nostri cittadini. Su questi problemi intendiamo organizzare nei prossimi giorni un’assemblea pubblica, per confrontarci con la gente e per dire come realmente stanno le cose.