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Riunione blindatissima e nervosa. E addio partecipazione

Veto sulla presenza di cronisti all'incontro sulla sanità. Un fotografo sbattuto fuori. Massima segretezza e interviste vietate: tutto affidato ai comunicati ufficiali. Il clima è cambiato dagli appelli di ottobre attraverso i media locali

Riunione blindatissima e nervosa. E addio partecipazione

E’ stata una riunione blindata quella tra la conferenza dei sindaci, i vertici dell’azienda e i rappresentanti dei comitati. I giornalisti non sono stati ammessi, e non hanno neanche potuto intervistare qualcuno dei presenti per espresso veto del presidente della conferenza dei sindaci, Vanno Segnini, veto mantenuto e confermato per tutta la riunione, nonostante il tentativo di mediazione di alcuni suoi colleghi (come il sindaco di Portoferraio, Roberto Peria) e presumibilmente avallato dai portavoce dei comitati presenti evidentemente attenti a mantenere la presenza attorno al tavolo delle decisioni. Nessuna notizia è stata data sui chissà quali segreti si stavano discutendo in quella stanza. Sono passati solo due mesi dagli appelli alla partecipazione dei cittadini alla causa della sanità elbana. Oggi alcuni nostri amministratori, come il presidente della conferenza dei sindaci, ma anche alcuni esponenti dei comitati, evidentemente sono convinti che l’informazione su certi argomenti debba passare solo dai comunicati, e non attraverso il confronto aperto con i giornalisti. Era normale – è stato detto – che i cronisti restassero fuori, ma era giustificato che la riunione fosse blindata tanto da sbattere fuori anche il fotografo che voleva soltanto fare pochi scatti ai presenti? Ordine del giorno blindato, riunione blindata, discussione blindata. E’ questa la sanità che qualcuno, che si proclama voce dei cittadini, intende per l’Elba? Attendiamo la prossima riunione prevista prima di febbraio nella speranza di una maggiore trasparenza e apertura.

Antonella Danesi