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Elba ’44, l’operazione Brassard vista con gli occhi di un senegalese

I francesi liberarono l’isola dalla morsa tedesca con le truppe africane. Oggi quella vicenda è ricostruita in “La Guerra di Boubacar”, della giornalista e scrittrice Francesca Caminoli

Elba '44, l'operazione Brassard vista con gli occhi di un senegalese

Era il 17 giugno del 1944 quando, con quella conosciuta come operazione Brassard, i francesi liberarono l’Elba dalla morsa tedesca. Oggi la storia dei tiralleurs africani dell’esercito francese che combatterono per liberare l’isola torna nel libro “La Guerra di Boubacar”, della giornalista e scrittrice Francesca Caminoli. Partendo dal fatto storico la giornalista costruisce un romanzo in cui si intrecciano le vite dei tre protagonisti con un racconto a tre voci: quella di Boubacar, catapultato dalle capanne del suo villaggio ai campi di addestramento e quindi sulla spiaggia di Campo, quella del nipote che porta lo stesso nome e approda clandestinamente in Italia in cerca di lavoro e quella di Gustavine, discendente di un altro protagonista dello sbarco, il segretario Flaubert, suo nonno. Le vite di due nonni e di due giovani sullo sfondo dello sbarco dei senegalesi. Infatti il romanzo ricostruisce le fasi di quello che è stato uno dei più sanguinosi episodi della seconda guerra mondiali. Lo sbarco infatti avvenne su una parte di spiaggia minata, con un vero e proprio massacro. La giornalista si è documentata su libri storici e in musei e archivi locali. Un libro quanto mai di estrema attualità per la storia elbana che proprio due mesi fa ha restituito all’ambasciata francese in Italia i resti, ritrovati nella primavera scorsa, di Fernand Laroca, un ventottenne del reggimento dei tiratori senegalesi, morto sulle colline di San Martino dopo essere sbarcato a Marina di Campo per liberare l’Elba dai nazisti.