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Pd coi personalismi anti-Mancuso compromette la sua credibilità

di Roberto Marini (presidente provinciale Udc)

Pd coi personalismi anti-Mancuso compromette la sua credibilità

Chi si era fatto illusioni sulla maturità e la credibilità amministrativa del Pd elbano si è dovuto nuovamente ricredere. Non si può non arrivare a questa conclusione dopo aver letto la difesa, d’ufficio, molto poco convinta, che i Democratici di Rio Marina hanno comunque scelto di tenere nei confronti della minoranza consiliare. Al fervorino sul rispetto delle sentenze è fin troppo facile replicare. Il Pd opera un curioso ribaltamento di un principio generale dell’ordinamento quando annuncia che darà battaglia “fino a che la magistratura non chiarirà definitivamente” la questione. E’, o dovrebbe essere, esattamente il contrario: una posizione istituzionalmente corretta dovrebbe indurre al riconoscimento della funzione di sindaco (assegnata a Paola Mancuso dagli elettori) fino a che una sentenza definitiva non accerti l’esistenza della presunta incompatibilità. E’ per questo che anche in seno alla lista Forum cittadino si sono levate voci – che dir critiche è poco – contro la politicamente sciagurata invocazione dell’esecuzione forzata, e altre simili forzature

L’opposizione si è dimostrata disinteressata ai problemi reali di Rio Marina, cui non ha dedicato una sola parola. Ha rinunciato alla possibilità di dare un contributo reale e costruttivo, rigettando un dialogo positivo, e finendo per svilire la sua stessa funzione politica e istituzionale. Ha preferito ingaggiare inutili e inconcludenti dispute ispirate da personalismi, protagonismi e ridicole saccenterie. Il Pd, invece di indicare alla minoranza una posizione diversa, di responsabilità e rispetto istituzionale e politico, si è fatto trascinare sull’Aventino: mostra di condividere un atteggiamento che oscilla fra l’assenteismo e una serie di inusitate contestazioni formali, accompagnate da continui annunci di improbabili azioni legali. Con esso dunque condivide la scelta di boicottare le istituzioni e paralizzare il lavoro amministrativo. Evidentemente i Democratici, locali e non, hanno scelto di seguire, contro il sindaco Mancuso, un’opposizione pregiudiziale, preconcetta e anche piuttosto livorosa, contraddicendo peraltro, in questo, la linea tenuta nei dieci anni dell’Amministrazione Bosi. Liberi di farlo. Noi ne prendiamo atto, ma non possiamo non trarne la conferma che non esiste, in questo territorio, una dirigenza democratica responsabile con cui trovare il terreno di un dialogo fertile. Inoltre, il permanere del silenzio del Pd provinciale sulla questione determinerà, inevitabilmente, conseguenze politiche destinate a segnare, in modo definitivo, il nostro rapporto con il Pd nella nostra Provincia.