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Spiego il mio no al Comune unico, articolo per articolo

di Anna Bulgaresi (sindaco di Marciana)

Spiego il mio no al Comune unico, articolo per articolo

La Proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Comune dell’Isola d’Elba, scritta nelle ultime due pagine del libretto di presentazione stampato dal Comitato per il Sì , è la legge che tutti coloro che firmano, vanno a sostenere.

Vista la sua importanza sarebbe stato più utile inserirla nelle prime pagine utilizzando un carattere più leggibile, e, sempre vista la sua importanza, partirei proprio da questa per ribadire il mio NO all’istituzione del Comune dell’Isola d’Elba .

Art. 1 E’ istituito mediante fusione dei comuni….
Ma se anche solo in uno degli attuali 8 comuni l’esito del referendum non fosse favorevole all’istituzione del comune unico, questo verrebbe comunque fuso con gli altri anche se i cittadini non risultassero d’accordo?
Sicuramente sì e a decorrere dal quarantesimo giorno dall’entrata in vigore della legge anche gli abitanti dei comuni nei quali l’esito del referendum non è stato favorevole all’istituzione del comune unico, si ritroverebbero senza sindaci, giunte, consigli comunali che invece hanno eletto democraticamente nelle elezioni amministrative.
Art.2 Il Comune dell’Isola d’Elba subentra nella titolarità di tutti i rapporti attivi e passivi e nel patrimonio dei comuni oggetto della fusione.
Già complicatissimo gestire questa materia nelle situazioni statiche degli attuali comuni, quasi improponibile in un unico comune. Per quanto riguarda il patrimonio tutto diventerà proprietà del Comune dell’Isola d’Elba che quindi dovrà gestire anche tutta la parte dei contenziosi sugli espropri, sugli accatastamenti che già nell’attuale situazione portano a ricostruire situazioni nate addirittura negli anni 60/70.
Art. 3 Tutto il personale dei vari comuni sarà trasferito al Comune dell’Isola d’Elba
Unico articolo sul quale c’è poco da commentare, se non sottolineare la difficoltà oggettiva dei vari dipendenti di adattarsi ad intereagire con colleghi che hanno modi e tempi di lavoro sicuramente diversi. Inoltre dovrà essere unificata la contrattazione decentrata di ciascun ente di provenienza con quella del Comune dell’Isola d’ Elba per ciò che riguarda le indennità di posizione, il riconoscimento dei vari incentivi dalla produttività, al disagio, al rischio…
Art. 4 Fino all’elezione del sindaco del Comune dell’Elba, la gestione di tutto il territorio elbano sarà nelle mani di un commissario , nominato dal Presidente della Regione e al quale il Comune dell’Isola d’Elba pagherà l’indennità e i rimborsi delle spese sostenute.
Volenti o nolenti saremo tutti commissariati fino a nuove elezioni…in questa fase ci dovremmo augurare che la persona che ci traghetterà tra il vecchio ed il nuovo sia veramente competente e professionale da saper gestire tutto senza immobilizzare il territorio
Art.5 Tutti gli atti normativi, i piani, gli strumenti urbanistici ed i bilanci degli 8 comuni resteranno in vigore fino all’entrata in vigore dei corrispondenti atti degli organi del comune dell’Isola d’Elba
L’applicazione di questo articolo creerà il caos più assoluto…In attesa che vengano unificati tutti gli atti, i regolamenti, gli strumenti urbanistici gli uffici dovranno destreggiarsi nell’applicare di volta in volta i regolamenti a seconda della provenienza dell’utenza…
Art. 6 Stemma da decidere e sede provvisoria del Comune dell’Isola d’Elba presso il palazzo della Provincia di Portoferraio
Addio a tutti gli stemmi comunali che con pochi tratti raccontano la storia, la forza e la tradizione di ciascun territorio per convergere tutti sotto un gonfalone che rappresenterà l’Elba tutta senza alcuna distinzione tra campesi, riesi, marcianesi, portoferraiesi, marinesi…
Art. 7 I municipi negli ambiti territoriali corrispondenti ai comuni oggetto della fusione possono essere previsti nello Statuto del Comune dell’Isola d’Elba
Questo articolo stabilisce che i municipi possono essere previsti nello Statuto, ma non sono obbligatori, per cui sarà a discrezione dell’amministrazione del futuro comune dell’Elba istituirli o meno. E se questo non avvenisse tutto sarebbe accentrato a Portoferraio. Il rischio è che la distanza tra i cittadini ed il Comune non sarà solo “fisica” ma anche in termini di servizi essenziali.
Si parla di certificazioni on-line, di documenti scaricabili, ma rendiamoci conto che gli ultrasettantenni sono molti all’Elba e non tutti hanno dimestichezza con i mezzi informatici.
Art. 8 Il Comune dell’Isola d’Elba è titolare dei contributi previsti dalla normativa statale e dei contributi regionali previsti dalla legge regionale n°40/2001 che poi sono gli stessi che erano previsti per le gestioni associate dell’Unione dei Comuni e che sono stati erogati una-tantum.
Non mi sembrano grandi garanzie per il futuro.
La fusione inoltre dei bilanci comunali non mi sembra che porti inoltre alla soluzione di tutti i problemi dell’Elba, perché la fusione in un unico comune porterà ad essere assoggettati tutti al patto di stabilità che già tanti problemi porta a chi lo deve applicare nella gestione ordinaria del proprio Ente, per la mole e la complessità di vincoli che di anno in anno vengono posti dalla legislazione nazionale.
In attesa che si completi la raccolta delle 5000 firme, del risultato del referendum, del percorso che unifichi tutta l’Elba, preoccupiamoci ancora insieme di risolvere ed affrontare i problemi che ci uniscono, concentrando la nostra attenzione in particolare su Campo e sui suoi abitanti invece di strumentalizzare anche questo evento per ribadire l’utilità di un comune unico. Cosa avrebbe fatto di più di quello che ha fatto Vanno Segnini, il sindaco del Comune dell’Elba?