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Caso Mancuso, parla Guerrieri: “Sono stupito e dispiaciuto”

Il presidente dell'Autorità portuale commenta il caso: "Avevamo chiesto un parere al ministero, che si era espresso in modo diverso dal tribunale. Mi dispiace perché Paola si è proiettata in questo ruolo di sindaco e può dare un contributo. Le sentenze ovviamente si eseguono, ma io le sono vicino"

Caso Mancuso, parla Guerrieri: "Sono stupito e dispiaciuto"

È con un certo stupore che Luciano Guerrieri, presidente dell’Autorità portuale di Piombino e dell’Elba, commenta la sentenza del tribunale di Livorno sulla incompatibilità del sindaco con la carica di segretario generale dell’ente di governo dei porti: “Abbiamo appreso con un certo stupore la sentenza – dice Guerrieri – poiché a suo tempo avevamo chiesto il parere al ministero dei trasporti che si era espresso in maniera diversa”. “E’ una incompatibilità – aggiunge – che per ora ha efficacia solo sul versante del Comune. Può avere una ipotesi di decadenza dal ruolo di sindaco ma io non ho ancora capito – e per questo aspetto di leggere la sentenza e di parlare con Paola – se ha una possibilità di scelta come sembra, oppure no”.

“Noi certamente – aggiunge – avevamo esaminato questa questione – sicuramente controversa – chiedendo un parere al ministero dei Trasporti e della Navigazione che è il nostro ministero vigilante. Ci era stato fornito un parere, mentre il giudice è arrivato a una tesi diversa. Dunque non ci resta che esaminare il contenuto di questa sentenza e poi l’interessata deciderà. Sicuramente non si pone il problema per il ruolo di segretaria generale che è quello che riguarda l’autorità portuale. Poi, dal punto di vista umano, sono dispiaciuto perché al di là della nostra posizione politica, io in questi anni ho lavorato bene con Paola, nell’interesse generale e ho visto che aveva sposato questa causa delle elezioni a Rio Marina e si sentiva proiettata verso il ruolo di sindaco per poter dare un concreto contributo alla realtà elbana. Sono sicuro che Paola può dare davvero un contributo. Ovviamente mi sento vicino a Paola, poi certo le sentenze vanno eseguite salvo poi la possibilità di ricorrere”.