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Ottocento firme per riavere i traghetti a Porto Azzurro

Promotore il consigliere Mario Martorella: "Non siamo contro gli yacht ma per una soluzione mediata. Io ho proposto due corse di aliscafo, una al mattino e una alla sera. Vogliamo che il paese abbia continuità territoriale"

Ottocento firme per riavere i traghetti a Porto Azzurro

Sono già circa 800 le firme apposte alla petizione promossa da un gruppo di cittadini di Porto Azzurro che chiedono di ripristinare il servizio dei traghetti di linea della Toremar, soppresso da circa due anni per la sistemazione della diga foranea, a vantaggio della diportistica. Questa mattina i promotori erano di nuovo in piazza per raccogliere sottoscrizioni, che poi presenteranno alle istituzioni competenti. “Ci siamo riuniti per raccogliere delle firme di protesta per ripristinare la linea A 3 – dice Mario Martorella, del comitato promotore – Abbiamo infatti notato che il porto è agibile, visto che ospita 15 panfili”.

Terminata la raccolta di firme sono intenzionati a presentare il documento alla regione Toscana, alla Provincia di Livorno, all’Autorità Portuale e anche al sindaco di Porto Azzurro e al ministero per le infrastrutture e i porti Altero Matteoli. “Questa sottoscrizione ci ha dato l’opportunità di ascoltare le opinioni sia dei cittadini di Porto Azzurro che di chi è proprietario di seconde case. Mi auguro che su questa questione si possa mediare. Circola voce in paese che noi siamo contro i panfili, ma non è vero. Tutt’altro. Siamo piuttosto per una soluzione diversificata e mediata. Io stesso, in Consiglio comunale ho avanzato un’ipotesi di un servizio di aliscafo per il periodo estivo con una corsa la mattina alle 6.15 e il ritorno la sera alle 21. Vogliamo che Porto Azzurro continui ad avere la continuità territoriale”.

Ricorda Martorella che nel periodo invernale con venti da nord-est e da sud est se il traghetto non riesce ad attraccare a Rio Marina, è costretto a tornare indietro a Piombino. “La soluzione comunque rimane Porto Azzurro a cui si può attraccare anche con questo venti – ribadisce – Esiste a questo proposito un protocollo di intesa sula portualità di Rio Marina che afferma che fino a che non saranno attive le nuove banchine, la nave tornerà a Porto Azzurro. Ne è a conoscenza anche l’amministrazione di Porto Azzurro perchè è contenuto nel piano di coordinamento territoriale della provincia e nel Pit ragionale” . Il comitato, pertanto continuerà con la raccolta di firme. “Non lo facciamo porta a porta, ma solo nelle piazze – termina Martorella – due membri del comitato le ricevono solo il sabato. Quindi noi andiamo avanti in tutta tranquillità”.