Chiamata in causa come rappresentante del Comune di Rio Marina, rispondo senza problemi alle dichiarazioni del presidente Danilo Alessi. Durante gli incontri tenuti la scorsa estate per discutere lo statuto della Comunità dell’Arcipelago, ho sollevato alcune obiezioni relative ai criteri di composizione della giunta comprensoriale, ed in particolare alla necessità che questa avesse una valenza istituzionale e non politica com’era nel passato; nonché sul numero degli assessori. Sono intervenuta anche sulla quantità di gestioni associate da affidare al nuovo ente e sulle loro competenze, ribadendo le perplessità già manifestate nei mesi scorsi e motivate da carenze e problemi concreti riscontrati finora.
Per quanto riguarda, invece, il comma 3 dell’art. 25, cui fa riferimento il commissario Alessi, vale a dire la possibilità che il presidente sia un non-sindaco, escludo di aver fatto alcun apprezzamento, riservandomi una valutazione più specifica e puntuale al momento in cui avremmo votato i singoli punti e lo statuto nel suo complesso. Cosa questa che non è mai avvenuta perché nel frattempo la Regione, negando l’applicazione dell’art. 29 del Tuel, ha interrotto il lavoro svolto fino ad allora ed ha introdotto quegli elementi di divisione che hanno portato metà delle amministrazioni elbane a non aderire e a perseguire scelte diverse.
