LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

POVERE, CARE, VECCHIE GHIAIE, NONOSTANTE TUTTO

di Marcello CAMICI

POVERE, CARE, VECCHIE GHIAIE, NONOSTANTE TUTTO

Alberto Nannoni, portoferraiese e grande estimatore della Ghiaie, dice che nel salotto buono una maggiore attenzione alle piccole cose male non sarebbe: con una foto ci fa capire bene. Non so se le Ghiaie sono salotto e non so se buono o meno buono: so che è l’unico giardino pubblico zona verde della città di Portoferraio. La sua nascita ha una storia molto documentata legata alle saline. Quando queste furono colmate nacque il giardino pubblico. Lo testimoniano gli arbusti che la sua nascita è secolare.
Una volta erano sede del passeggio e degli incontri: noi ragazzetti sapevamo che era luogo del “pomicio”.

Il sottoscritto è molto più che estimatore: amo questo luogo perché unico con la spiaggia degli argonauti, la scogliera bianca di Capo Bianco con le sue secche e chissà forse con la sua città sommersa, con la visione del fronte di terra delle fortezza medicee e dello Scoglietto sull’orizzonte marino dove il cielo tocca e si confonde col mare. Scrive Brignetti” mio fratello ed io ci sentivamo a casa nostra sull’isoletta chiamata lo Scoglietto tutta di pietra calcarea rosa”. In queste parole tutto mi ritrovo non solo col sentimento. Da ormai quasi cinquanta anni abito nella via che fiancheggia i giardini pubblici delle Ghiaie. Dopo tanto tempo non mi stanco mai della bellezza del luogo. In inverno: il mare che spumeggia con i colori della tempesta ti dà forza, il vento di libeccio o di tramontana ti schiaffeggiano il viso togliendoti ogni torpore, il cielo plumbeo ti fa sentire piccolo di fronte alle forze della natura.

In estate: il colore smeraldo del mare ti fa sentire lontano in paesi tropicali, il colore azzurro del cielo ti dà il senso dell’infinito mentre le acque ti danno refrigerio con un bel bagno in mare. Credo di conoscere le Ghiaie. Perciò parlerò delle Ghiaie: non so se di grandi cose o di piccole. Non ha importanza. Ricordo che Ercole, il giardiniere teneva con molta cura i giardini e non costava nulla alla comunità. Era una cura non solo legata al fatto che avendo la possibilità di poter piantare fiori e venderli gli procurava denaro, era una cura legata anche a qualcosa di altro. Non ricordo di aver più visto i giardini così belli come allora, nonostante l’impegno della società Arca che attualmente pulisce a spese del comune. Il busto di Mario Foresi è sempre lì ma è molto mal ridotto: nessuno ha provveduto ad un restauro. D’estate assiste silenzioso a tutte le manifestazioni di partito, canore, di associazioni consentite dal regolamento del Comune.

Le piante, gli alberi sono cresciuti a dismisura: durante qualche tempesta sono state sradicate e cadute per terra non hanno fortunatamente procurato danni a persone ma solo a cose:qualche auto ammaccata. Ricordo che più volte ho sollecitato una “potatura” ma la risposta è sempre stata la stessa: non si possono toccare. Quando piove un po’ sopra le righe le fogne comunali non riescono a smaltire l’acqua piovana che esonda con forza fuori sollevando perfino le grate di ferro. La fuoriuscita di queste acque non ha nè il colore né l’odore marino ma seguendo le leggi di gravità va ad inondare il giardino delle ghiaie dove poi dopo la tempesta andranno a giocare i bambini e in parte va a finire sulle bianche ghiaie della spiaggia. Abbiamo più volte fatto presente la situazione ma ormai da anni si va avanti così: ora pare che si stiano facendo le nuove fogne perché si è aperto un cantiere. Termine dei lavori gennaio 2009. Speriamo bene.

D’estate non c’è esondazione, salvo rari casi di un acquazzone estivo. Ma le auto non avendo parcheggio sono lasciate in mezzo. Questo è per il comune una fonte di guadagno: fioccano le multe. Anche il povero turista di passaggio che vuole andare a vedere la famosa spiaggia delle ghiaie, rischia. Non trovando alcuna segnalazione della spiaggia si ferma in mezzo alla strada e mi chiede dov’è la spiaggia: eccola lì davanti, gli rispondo!

Altri ospiti turisti mi chiedono se è sicuro fare il bagno nella spiaggia delle Ghiaie perché un cartello del comune segnala che la spiaggia non ha segnato i limiti di sicurezza per la balneazione ne è presente personale di salvataggio. Rispondo loro che vadano a fare il bagno tranquilli: è una vita che faccio il bagno alle Ghiaie e non è mai successo niente! Comunque per fortuna c’è stato qualcuno che nell’estate scorsa tramite la televisione regionale ha protestato perché la spiaggetta della Cala dei frati subito accanto a quella delle Ghiaie non è accessibile: insomma in una spiaggia ci sarebbe poca vigilanza e in quella accanto troppa. Meno male che ha protestato almeno per una spiaggia.

Camminando sul viale delle ghiaie un mio amico mi ha fatto notare, più di un volta, che la presenza dei pini lassù sulle fortezze stona, sta male. Gli rispondo sempre che i gusti sono gusti: c’è a chi non piacciono le antenne sulle fortezze c’è a chi piacciono gli alberi sulle fortezze. Alle Ghiaie hanno promesso molto gli amministratori per quanto riguarda l’ex caserma della guardia di finanza. Dopo la chiusura, che ha provocato danno economico all’intera città, non sappiamo bene cosa attenderci: polo didattico, scientifico, nuova sede dell’ente parco. Non si sa bene. La struttura per gran parte giace in stato di abbandono – così appare dall’esterno – e non è una bella visone questa. C’è contrasto con la bellezza del luogo: così mi ha fatto notare non mi ricordo bene chi. Non ho potuto far altro che dargli ragione. Ricordo però che gli dissi che non cambierei di abitare alle Ghiaie con nessun altro luogo al mondo.