Mi sento gratificato: coloro che si ritengono capitani di lungo corso della politica marinese mi lodano per aver imparato i trucchi del mestiere. Troppo buoni davvero. Secondo la lista civica per Marciana Marina sarei io a mettere in bocca agli altri cose che non hanno mai detto. Mi sembra proprio il caso del bue che chiama cornuto l’asino.
Ma passiamo dalla celia alle cose serie. Serie e gravi oltremisura, purtroppo. Si faccia attenzione a questi due fatti. Fatti e non parole, tanto gravi da dequalificare l’intera attività d’opposizione di De Fusco, Mazzantini e Terreni:
1) Il trio afferma che nelle carte del Comune c’è un documento nel quale l’avvocato Golini di Firenze citerebbe l’ormai famoso art. 176 come ipotesi di reato per l’impossessamento della Torre da parte degli eredi Brignetti. Ebbene : tale documento non c’è e non è mai esistito.
2) L’avvocato Golini mi ha chiamato al telefono e mi ha confermato quanto da lui dichiarato al prof. Zecchini : ha escluso categoricamente di aver dato pareri o consigli su questioni penali, e meno che mai sull’art. 176 del Codice per i Beni Culturali
Insomma: i capitani di lungo corso hanno fatto dire all’avv. Golini quello che non si è mai sognato di dire. E non è che l’ art. 176 e il reato relativo siano stati oggetto di quattro chiacchiere fra amici al bar. Al contrario: il trio d’opposizione ha diffuso ad arte le notizie, marcandole ben bene, per mezzo di due giornali on line.
A ognuno le proprie responsabilità. Però sono allibito. Non si agisce così. Non so che cosa farà l’avvocato Golini, che è bene informato sulla faccenda, ma, per quanto mi riguarda, prendo nettamente le distanze dal comportamento ineffabile del trio e dichiaro che questa incredibile vicenda ci servirà di monito e di ammaestramento per il futuro.
