Egregio signor Sandolo, ci siamo scambiati due lettere per scoprire, in fin dei conti, che siamo d’accordo su tutto. D’accordo sul sacrosanto diritto di Famiglia Cristiana a criticare, anche pesantemente, Berlusconi e diritto di quest’ultimo a risponder per le rime.
D’accordo anche sull’opportunità del portavoce Vaticano di dissociarsi dalle tesi del settimanale Paolino, per stroncare, sul nascere, ogni e qualsiasi equivoco circa le presunte propensioni politiche della Santa sede. E d’accordo, infine, nel non scorgere, “almeno, per il momento, alcun pericolo fascista”, e nel sperare che “non si presenti mai”. Allora abbiamo perso tempo? No, non credo. Quando ci si chiarisce è sempre bene, perché talvolta le parole tradiscono i pensieri e si può dare l’impressione di pensarla in maniera diversa, da come la pensiamo veramente.
Mi rimane, però, un piccolo particolare da precisare: Famiglia Cristiana non “riflette -come scrive lei – la realtà cattolica”, ma ne rappresenta solo una parte, e neanche maggioritaria.
Con osservanza
Nanni Gioiello