LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

PORTO FRANCO? MOLTI INTERROGATIVI SULL’IDEA DI AN

di Lorenzo MARCHETTI (Partito democratico)

PORTO FRANCO? MOLTI INTERROGATIVI SULL'IDEA DI AN

Luigi Lanera, coordinatore elbano di Alleanza Nazionale, propone che l’Elba sia Porto Franco e, dopo la figuraccia sull’istituzione/soppressione delle province, ci rassicura come nel programma del Partito delle Libertà sia prevista la realizzazione di «aree del territorio italiano destinate ad essere Porto Franco». Così ci fa sapere di essersi speso verso i colleghi di partito «affinché l’Elba abbia una corsia preferenziale per diventare la prima isola Porto Franco». Poi si premura di spiegare che con questa classificazione fiscale «un territorio avrebbe enormi vantaggi sotto il profilo tributario, e di conseguenza, attirerebbe grandi flussi turistici invogliati anche dalla possibilità di fare acquisti senza dover pagare le tasse». Ma che cos’è Porto Franco? Leggiamo da una delle tante enciclopedie online: «E’ uno scalo commerciale in cui è possibile compiere operazioni di carico e scarico senza pagare dazi doganali. Le merci scaricate possono venire reimbarcate per altre destinazioni dietro pagamento di un dazio doganale di transito, oppure introdotte nel paese stesso per venirvi vendute dietro pagamento di un dazio d’importazione. Lo scopo dei porti franchi è quello di agevolare, mediante l’esenzione doganale, il deposito delle merci in transito, in attesa di una successiva riesportazione». A questo punto molte domande sorgono spontanee, però ci premuriamo di rivolgere all’autorevole esponente di AN solo alcuni interrogativi. Quali sono gli scali elbani capaci di accogliere le capienti navi commerciali (porta container?) provenienti dall’estero? Dove sono i piazzali per custodire le merci in attesa di essere reimbarcate per altri paesi stranieri? Qual è il potenziale bacino d’utenza a cui il proponente pensa di rivolgersi? Quest’ultima domanda vale anche nel caso che come dice Lanera, il Porto Franco nostrano sia limitato alla vendita della merce direttamente ai turisti invogliati «dalla possibilità di fare acquisti senza dover pagare le tasse». Vorremmo proseguire con altre domande, ma per ora gli interrogativi bastano e avanzano… Intanto si incrementa la lista dei candidati all’assegnazione della Giudola d’Oro.