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“MA LE BANDIERE ROSSE COMMUOVONO ANCHE GLI EX DC?”

CRONACA IMMAGINARIA DELL'INCONTRO CAMPESE SU 60 ANNI DI STORIA

"MA LE BANDIERE ROSSE COMMUOVONO ANCHE GLI EX DC?"

Le cronache elettorali dei Democratici nostrani raccontano di una cena in onore dell’on. Velo, con proiezione finale di un film politico di registi di “area ex Pci”, realizzato per celebrare il sessantesimo della Costituzione.

Io non c’ero ma la scena me la immagino così: democristiani e comunisti seduti gomito gomito nella penombra, in estasi davanti al telo bianco che diffonde, in super-otto, la magnifica “storia del partito” (sì, ma quale?). Finito il film, la commozione è grande. Tanto che, a luci accese, s’intravede qualche anziano militante che furtivamente si asciuga i lucciconi scesi lungo le guance con la complicità del buio. E giù strette di mano, abbracci commossi e nostalgiche rievocazioni dei bei tempi che furono.

Chi l’avrebbe mai detto! Sessant’anni di reciproci insulti, invettive, discriminazioni, scontri di piazza, lotte durissime in Parlamento e nel Paese. Sessant’anni di contrapposizioni viscerali dove il Pci, quinta colonna in Italia dell’Armata Rossa, predicava e praticava la politica del “tanto peggio, tanto meglio” per favorire l’invasione dei cosacchi; mentre gli altri, i democristiani, si ergevano a baluardo contro la temuta sovietizzazione dell’Italia.

La Gladio bianca, contro la Gladio Rossa. Sessant’anni di storia patria, alla fine dei quali, “chi ha avuto e chi ha dato ha dato”, tutti quanti si scordano “o passato” e senza uno straccio di spiegazione agl’italiani, s’inventano una finta storia comune, fatta finti valori condivisi, al solo fine di mascherare la loro vacuità ideale e l’evidente inconsistenza del loro progetto politico.

Nanni Gioiello