Nel suo intervento su Tenews, l’amico Empirico – persona intelligente – ragiona bene di politica e pone questioni vere nella sua riflessione. Merita quindi un tentativo di risposta la sua domanda – portoferajese (ma riferibile ad altre realtà, penso a Rio nell’Elba) – sulla conciliabilità dell’unione politica della Sinistra Arcobaleno della città con le differenti posizioni delle sue componenti circa il governo locale.
Ho in merito un’opinione, che è anche un desiderio: credo e spero che il processo avviato, non a caso definito costituente, lascerà alla fine di questa campagna elettorale un soggetto politico nuovo, diverso dalla sommatoria dei partiti che pur hanno avviato il percorso.
La presenza numerosa di persone non ‘militanti’ (o di figliol prodighi attratti però da una nuova famiglia) all’assemblea fondativa della Sinistra Arcobaleno elbana e nel coordinamento elettorale che è nato dimostra, a mio parere, che le premesse per il soggetto politico nuovo ci sono.
Se così sarà, gli interrogativi sulle contraddizioni interne alla Sinistra poste da Empirico riguarderanno equilibri del passato e quindi archiviabili, superati da una capacità di proposta locale che guarda avanti.
Personalmente sono motivato a costruire un soggetto nuovo ed unitario, tant’è che, assieme ad altri dell’area ambientalista (ambientalismo del fare, ovviamente, come quello del Conto Energia) abbiamo deciso di non aderire più a nessun partito che non sia quello unitario della Sinistra; bruciare le navi per non tornare indietro, insomma. Non resta che rimboccarci le maniche.
