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APERTURA DI MOBY: RESTIAMO SE L’ELBA RIPARTE

COMPAGNIA DISPONIBILE A RESTARE, A UNA CONDIZIONE: "UN PROGETTO SERIO DI SVILUPPO DEL TURISMO". PARENTE: L'ASSENZA DELLE CATEGORIE DIMOSTRA CHE AVEVAMO RAGIONE NOI". "SIAMO COME UN AMANTE DELUSO"

APERTURA DI MOBY: RESTIAMO SE L'ELBA RIPARTE

Prima del drammatico incidente del Bellini, la notizia del giorno era comunque legata ai traghetti, ed era maturata in quel Consiglio comunale straordinario di Portoferraio che ha discusso dei traporti marittimi. Moby potrebbe rivedere la sua decisione di trasferirsi a Milano, e abbandonare il proposito di limitarsi alle sole corse invernali.

Il Consiglio con Regione, Provincia e Autorità portuale doveva essere il giorno della verità sui trasporti marittimi, e la compagnia ha compiuto una notevole apertura: discuterà le sue scelte con le istituzioni ed è disposta a tornare sui suoi passi. A una condizione. Posta dall’amministratore delegato Luigi Parente, e da lui considerata tutt’altro che scontata: un progetto di sviluppo serio dell’Elba, e una strategia per la destagionalizzazione, con un’assunzione di responsabilità da parte degli altri attori del sistema Elba: “Moby e Onorato vogliono bene all’Elba – ha detto Parente anche ai TeleTirreno – e sono disposte a fare anche un servizio di bassa stagione perdendoci qualche utile, ma non se qualcuno pensa di accusare la nostra compagnia di colpe non sue, e di farla passare da caprio espiatorio di carenze altrui”.

Così il vertice aziendale spiega le polemiche di questi mesi: “Siamo come un amante deluso, o tradito”. Per ricomporre questo sodalizio Parente ha proposto un’alleanza, ma “fondata su un progetto serio”. “Ognuno deve fare la sua parte – ha spiegato – se non c’è un ‘progetto Elba’ complessivo che veda coinvolte tutte le categorie non si va da nessuna parte. Questo è stato il motivo della nostra polemica comunque costruttiva. Oggi ved o una sensibilità nuova, ma questo è solo il primo passo, noi andiamo avanti per la nostra strada confidando che la parte buona abbia il sopravvento su quella parte che evidentemente non ha grande interesse per l’isola, se non quello di stare 2-3 mesi a prendere la stagione e la parte buona e poi andarsene via”.

Dunque Moby ha fatto un bel passo avanti per la soluzione di questa crisi, che aveva raggiunto toni anche molto polemici, e la delegazione composta da Parente e dal comandante Savarese (che ha partecipato sottraendo tempo al suo Tommaso, il figlio nato ieri) ha ottenuto due vittorie: sul piano mediatico nella contesa con gli albergatori e le altre categorie economiche che hanno ricevuto critiche unanimi con la loro scelta di non partecipare all’incontro (“mi dispiace sottolinearlo ma è il segno che avevamo ragione”, ha detto Parente). Sul fronte istituzionale ha ottenuto l’attenzione di Regione, Provincia e Autorità portuale per le sue ragioni.