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IL “MAZZEI”, NOME ELBANO PER UN PATTUGLIATORE

IN BANCHINA AL MOLO ELBA L'UNITA' DELLA FINANZA INTITOLATA ALLA MEMORIA DI UN EROE MARINESE. CI HANNO RACCONTATO LA SUA STORIA

IL “MAZZEI”, NOME ELBANO PER UN PATTUGLIATORE

Il Mazzei”, alla fonda da questa mattina al molo Elba di Portoferraio, è un pattugliatore veloce della Guardia di Finanza.
A bordo della nave, 35 metri di lunghezza per 120 tonnellate di stazza, insieme all’equipaggio, un gruppo di allievi ufficiali del 2° anno del ruolo aero-navale del corso Pegaso, in crociera di addestramento provenienti dalla scuola militare di Gaeta.
Il Mazzei è stato ricevuto in banchina dal comandante della compagnia della Guardia di Finanza di Portoferraio, il capitano Marco Marricchi, e dal comandante della locale della squadriglia navale delle Fiamme gialle, tenente Angelo Casamento.
L’attenzione dei curiosi e degli appassionati di marineria locali è stata attirata dal nome dell’imbarcazione, “Mazzei”, appunto, un nome di origini elbane, come ci ha confermato lo stesso comandante Mariano Pedron. “E’ la seconda imbarcazione che la Guardia di Finanza dedica alla memoria di Francesco Mazzei, elbano di Marciana Marina – ci ha detto il comandante – un eroe di guerra al quale era stato intitolato dapprima un dragamine e poi questa unità, divenuta addirittura per la Guardia di Finanza una classe navale che porterà d’ora in poi il suo nome”.
E’ il capitano Marricchi a ricordarci la storia di Francesco Mazzei, raccontata anche da una lapide all’ingresso della caserma di viale Manzoni, che così tanti allievi finanzieri ha ospitato nel dopoguerra. “Mazzei – ci ha raccontato Marricchi – è stato Medaglia d’argento al valor militare per un gesto eroico compiuto nelle acque di Pozzallo, in Sicilia, il 21 agosto del 1941, in pieno conflitto mondiale. Francesco Mazzei, brigadiere di mare, comandava un dragamine che si oppose a un attacco aereo per salvare un convoglio. In particolare – ricorda il Capitano- si sostituì ad un mitragliere colpito da una raffica di mitra per poi restare colpito a sua volta e perdere la vita in quell’eroica azione”. La prima volta che venimmo all’Elba – ricorda a sua volta il comandante del Mazzei – la figlia dell’eroe, che vive ancora a Marciana Marina, venne a trovarci per esprimerci la sua soddisfazione e la sua gratitudine”.
Il pattugliatore veloce della Guardia di Finanza ripartirà dall’isola già domani mattina per proseguire nella sua crociera di addestramento, portando con sé il nome dell’eroe elbano.
Il testo della lapide contenuta nell’ingresso della caserma recita: “Alla memoria del Brigadiere di Mare Francesco Mazzei, comandante di dragamine fatto segno ai ripetuti attacchi di aereo nemico, si sostituiva volontariamente alla mitragliera al posto di un puntatore ferito ed iniziava una intensa azione di fuoco contro il velivolo attaccante. Con sereno coraggio e cosciente ardimento proseguiva animosamente nel serrato duello finchè, colpito al petto da una raffica di mitraglia, si abbatteva esanime sull’arma ancora puntata contro il nemico”.