A tre pazienti dell’ospedale fiorentino di Careggi sono stati trapiantati fegato e reni prelevati da una persona sieropositiva.
I tre pazienti che hanno ricevuto il trapianto ‘sono stati dichiarati “ad alto rischio” e hanno già ricevuto le prime cure.
”La vita delle persone che hanno avuto il trapianto potrà cambiare, ma non è in pericolo”, ha detto all’Ansa Stefano Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss). “E’ possibile che l’infezione sia avvenuta, ha ammesso l’esperto, perché in seguito al trapianto i pazienti sono venuti a contatto con il sangue della donatrice”.
Il direttore del Centro nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, ha commentato così l’incredibile evento. “L’errore – ha detto Nanni Costa – è avvenuto all’esterno delle procedure standardizzate, che sono messe in atto anche in questo caso”. “Sempre secondo quanto prevede la procedura di sicurezza – ha proseguito il responsabile del Cnt – prima del prelievo degli organi sono state eseguite le indagini strutturali (come radiografie ed ecografie) e gli esami di laboratorio, il cui obiettivo e’ verificare la sicurezza del prelievo. Sono stati eseguiti – ha aggiunto – anche gli esami del sangue, che avevano dato un esito positivo, alla luce del quale il prelievo non avrebbe dovuto essere fatto”. “Successivamente – ha detto ancora Nanni Costa – si è verificato un errore umano gravissimo, del quale la stessa struttura ospedaliera si e’ immediatamente assunta la responsabilità. La speranza adesso – ha aggiunto – è di mantenere il controllo della malattia, qualora abbiano contratto l’infezione. Le cure immuno-soppressive necessarie dopo ogni trapianto per abbassare le difese immunitarie ed evitare il rigetto sono compatibili con i farmaci antiretrovirali contro il virus Hiv, responsabile dell’Aids”. Quanto alle procedure di sicurezza, secondo Nanni Costa resteranno le stesse. Secondo l’esperto, ”non è possibile impedire un errore umano”. E’ stato ”un errore gravissimo ma non prevedibile, così raro che si è manifestato una volta in 40 anni. Qualsiasi procedura in atto deve comprendere la trascrizione di qualcosa”.
‘Quanto è accaduto è di una estrema gravità. Una tragedia che ci addolora tutti profondamente, per la quale vogliamo prima di tutto esprimere la solidarietà e la vicinanza ai pazienti e alle famiglie colpite da questo grave incidente ‘. E’ questa la prima dichiarazione dell’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, informato dalla direzione generale di Careggi.
TRAPIANTATI ORGANI DI UNA SIEROPOSITIVA A CAREGGI
"POSSIBILE CHE L'INFENZIONE SIA AVVENUTA" DICONO GLI ESPERTI. "ESTREMA GRAVITA", COMMENTA L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SALUTE
