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GRUPPO INDIPENDENTE PER L’ISOLA E LA CITTA’, GRAGNOLI: “NON ROMPIAMO, LA QUESTIONE E’ POLITICA”

DUE (O TRE) CONSIGLIERI LASCIANO LA COMPAGINE CONSILIARE DEL CENTROSINISTRA. INTERVISTA AL CAPOGRUPPO: "URGE UN CONFRONTO SUL PROGRAMMA. NON C'E' STATO SU TRAFFICO E QUALITA' DELLA VITA"

GRUPPO INDIPENDENTE PER L'ISOLA E LA CITTA', GRAGNOLI: "NON ROMPIAMO, LA QUESTIONE E' POLITICA"

Nel prossimo consiglio comunale Andrea Gragnoli e Leo Lupi (assessore ai Lavori pubblici, ma probabilmente anche Riccardo Ferrini) formalizzeranno la costituzione di un gruppo indipendente de “L’Isola e la città”, la formazione civica schierata alle elezioni del 2004 con la lista di “Portoferraio Domani”, e successivamente confluita nel gruppo (finora unico) di maggioranza, con le altre componenti politiche di centrosinistra.
Una decisione importante, che non segnala ancora una frattura irrimediabile, ma un disagio serio, all’interno di una coalizione che oggi si divarica e si sfilaccia ulteriormente, ma già dal 2005 ha mostrato difficoltà politiche. Difficoltà che sfociarono in una lunga verifica, e portarono alle dimissioni dell’assessore De Micheli Vitturi (dell’Isola e la città), e che ora riemergono a distanza di un anno e mezzo.
A capo del nuovo gruppo ci sarà Andrea Gragnoli. Allora Gragnoli, cosa è successo, come si è arrivati a questa decisione?

“Intanto la decisione è maturata negli ultimi mesi di attività amministrativa, ed è gia stata come correttezza vuole comunicata al sindaco e al vice sindaco e al capogruppo di Portoferraio Domani, Alessandro Mazzei. Siamo arrivati a questa decisione per riacquistare un pò l’autonomia che ci è venuta a mancare in questi due anni e mezzo di amministrazione, all’interno della maggioranza che sostiene la giunta. La coalizione di Portoferraio Domani è molto articolata, e la complessità della coalizione senz’altro è una ricchezza, o meglio può essere una ricchezza, per poter da gambe al cuore della coalizione, che è il programma. E’ necessario secondo noi un confronto approfondito su tutte le questioni che sono nel programma, un confronto politico che avvenga prima che le scelte vengano adottate all’interno del gruppo di maggioranza, in modo tale che le forze politiche possano sostenerle”.

E’ la partecipazione il problema?
“Io credo che l’Isola e la città – che nasce come laboratorio politico e che è stata una delle principali forze che ha sostenuto questa coalizione e il sindaco Peria – abbia la partecipazione proprio nel suo dna. Quello che questa amministrazione ha fatto in due anni per questa città è tantissimo, a livello di partecipazione, perché si sta sperimentando, per esempio con gli incontri pubblici, un nuovo modo di fare politica. Chiaramente è un processo che ha bisogno di tempo, e ha bisogno sia della volontà dell’amministrazione di realizzarlo, ma anche di “educare” i cittadini a questo nuovo approccio con l’amministrazione. Quindi è necessario l’apporto di tutti. I problemi che ci sono all’interno della coalizione sono problemi esclusivamente di carattere politico, e cioè su come all’interno di essa deve avvenire il confronto fra le forze politiche che la compongono”.

E in questi due anni e mezzo questo confronto non c’è stato?
“Io credo che in alcuni casi, per fare un esempio per il Regolamento urbanistico, ci sia stato un confronto dettagliato approfondito e preciso, e una condivisione totale da parte di tutte le forze politiche. Quindi un lavoro di confronto importante. Così come in commissione Affari Istituzionali, per fare un altro esempio, è importante il lavoro che viene fatto sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Nella commissione che ho l’onore di presiedere, per un anno ci siamo confrontati con l’opposizione, per proporre nel prossimo consiglio comunale delle proposte di modifiche allo statuto. Quindi ci sono degli esempi in cui il confronto, anche all’interno della maggioranza, ha portato dei risultati condivisi da tutte le forze politiche e da tutta la coalizione. Altri esempi, purtroppo non rispondono a questo modo di fare politica. L’esempio eclatante è il traffico, il piano del traffico. Nonostante le sperimentazioni abbiano dato indicazioni precise su quello che si può fare per il traffico in questa città, purtroppo la decisione che è stata concertata con i cittadini, con i comitati del centro storico e con tutte le realtà socio-economiche della città, alla fine non viene presa. Questo perché probabilmente il confronto in maggioranza non è stato sufficientemente serio e sincero da parte di tutte le forze politiche”.

Cosa cambierà con la costituzione di questo gruppo consiliare indipendente?
“Voglio ribadire che l’Isola e la città sostiene e continuerà a sostenere questa maggioranza. Qui è in causa solo una questione di tipo politico: la nostra decisione di costituire un gruppo autonomo, nella speranza che con un soggetto ulteriore rispetto al gruppo Portoferraio domani si possa riprendere quel dialogo che in alcuni settori è stato importante, in altri mancante. Quindi non c’è soltanto l’urbanistica, che è sicuramente importante e vitale per la città, c’è il sociale, c’è la mobilità, c’è la qualità della vita. Insomma tante cose su cui confrontarsi per poi arrivare a scelte effettivamente condivise”.

Ci saranno ripercussioni politiche dopo questa scelta?
“Non credo, perché questa nostra scelta è stata condivisa anche all’interno della maggioranza già da tempo. E’ stata comunicata in varie occasioni, e soprattutto credo che ci sia la volontà di riprendere un cammino. Quindi non c’è volontà di rompere, ma anzi di far crescere il confronto e il dialogo. Questo non rappresenta affatto un problema per la maggioranza anche perché credo che questa maggioranza ha lavorato bene fino ad ora”.

Che giudizio date sull’operato dell’amministrazione a metà mandato?
“Credo che sia stato fatto tantissimo: una cosa il risanamento finanziario del comune, per l’ottimo lavoro fatto dal vicesindaco Angelo Zini, ma da tutta la giunta. Un’altra è l’adozione del regolamento urbanistico: in soli due anni e mezzo abbiamo creato uno strumento che darà tante risposte alle esigenze dei cittadini. Credo che su questi temi si sia lavorato molto. Come credo che si stia facendo un buon lavoro per la partecipazione. Ci sono dei ritardi – questo è evidente – dovuti in parte alla macchina amministrativa (altro argomento che dovrebbe essere affrontato, perché la giunta può anche lavorare bene, ma se la macchina non segue le decisioni della giunta è davvero difficile realizzarli). Poi c’è da aprire un grande dibattito all’interno della maggioranza, ma anche con tutta la città, sui problemi relativi al sociale, ai problemi della città, alla qualità della vita e ai servizi ai cittadini, sui quali per mancanza di risorse economiche siamo in ritardo”.

Rita Blando