LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

“LO DICONO ANCHE RUBBIA E PECORARO: IL FUTURO DELL’ENERGIA SONO BIODIESEL E FOTOVOLTAICO”

MARTINENGHI (FI) CONFERMA: "L'EOLICO E' DEVASTANTE PER L'ELBA, LE DICHIARAZIONI DI TOZZI NELL'INCONTRO DI GIOVEDI' SONO BENEAUGURANTI"

"LO DICONO ANCHE RUBBIA E PECORARO: IL FUTURO DELL'ENERGIA SONO BIODIESEL E FOTOVOLTAICO"

Il vicecommissario provinciale di Forza Italia trova in uno speciale Tg1 sulle energie alternative andato in onda ieri sera alle 23 la conferma delle sue posizioni sulla questione energetica per l’Elba.
“Il nobel Rubbia e il ministro dell’Ambiente Pecoraio hanno detto ok al fotovoltaico e al biodiesel”. “Noi – spiega Martinenghi – in vista del convegno del 20 gennaio scorso alla De Laugier con il presidente Tozzi ed il ministro Pecoraro Scanio, avevamo sostenuto con forza l’opportunità di abbandonare all’Elba ipotesi devastanti fondate sull’eolico, per adottare fotovoltaico e biodiesel. Per queste posizioni aggiornate eravamo stati tacciati di “ignoranza” da Legambiente. Lo speciale TG1 con una informazione aperta ed internazionale ha reso giustizia di posizioni grette prive di buonsenso”.
“Le dichiarazioni in trasmissione del ministro Pecoraro Scanio e quelle del presidente del Parco Tozzi nella riunione con sindaci della Cdl e Forza Italia giovedì 8 febbraio scorso, paiono dunque beneaugurati per una ‘governance condivisa’ dell’ente Parco nell’interesse dell’Elba. Rimane ancora aperta la questione del “vulnus istituzionale” da sanare con un rappresentante della minoranza nel direttivo del Parco, riguardo la quale rimaniamo in fiduciosa attesa della risposta del presidente della Regione Martini e del ministro”.

Così Martinenghi ricostruisce lo speciale Tg 1 energia:

“La trasmissione ha indagato le tre tecnologie più diffuse: fotovoltaico, eolico, biodiesel ed etanolo. In USA il prestigioso Massachussets Institute of Technology (MIT) ha spiegato il loro lavoro per realizzare su scala industriale reattori per la fusione nucleare pulita. In alternativa ai reattori per la fissione nucleare il cui costo di smaltimento delle scorie radioattive ha costi proibitivi come puntualizzato dal Ministro Pecoraio Scanio. Da tale fusione pulita deriva come sottoprodotto etanolo utilizzabile come carburante non inquinante e scorie vetrose inerti utilizzabili per sottofondi stradali. Interviste ad amministratori e cittadini e filmati hanno evidenziato pro e contro delle tre tecnologie:

Eolico – Sono stati mostrati le torri alte 85 metri (!) impiantate in un ventoso paese della Sassonia, in Germania, i cui cittadini si lamentavano del rumore delle pale e dell’assenza di benefici economici diretti, diversamente da quanto promesso. Ogni torre è costata mediamente 1,4 milioni di euro, passati sopra le teste dei cittadini ed incassati dalle industrie. In Italia il paese ligure di Varese Ligure ha realizzato analoghe torri mostruose sui crinali dei monti, con l’effetto di guastare il panorama dell’entroterra, come affermato anche da uno sconsolato cittadino sostenitore dell’inidoneità dell’Italia all’eolico per le sue bellezze paesaggistiche. Una funzionaria comunale ha spiegato che i benefici economici ammontavano a 30.000 euro l’anno, finivano nelle casse comunali ed aiutavano a contenere il prelievo fiscale verso i cittadini. Dopo questi impressionanti filmati il Ministro Pecoraio Scanio ha solo aggiunto che in Italia era allo studio l’adozione di pale alte 2 metri per ridurre l’impatto ambientale. Il problema dell’impatto esiste ed è enorme, specie in località turistiche. Peraltro la trasmissione non ha spiegato che per installare ogni torre eolica va scavata sul monte una fondazione vasta e profonda quanto una piscina da riempire di calcestruzzo per realizzare il pesante basamento che regga la spinta del vento; e che nei boschi vanno aperte strade camionabili per consentire ad autoarticolati il trasporto di torri e pale in cima ai monti. E’ ciò che sarebbe accaduto col progetto eolico sul Monte Tambone nel Comune di Campo nell’Elba, al confine con Capoliveri, salvato solo dall’esistenza di rotte di uccelli migratori (fonte: WWF Italia).

Fotovoltaico – Il Nobel Rubbia ha commentato i filmati degli innovativi impianti da lui progettati e realizzati nelle aree desertiche spagnole. Da noi l’ENEL ha mostrato come ha illuminato l’isola di Ginostra (Eolie) con una centrale realizzata ex novo, che dovrebbe essere analoga a quella annunciata dal Presidente del parco Tozzi per rendere non oil l’Isola di Capraia. Il Ministro Pecoraro Scanio ha anticipato che il Governo ha rifinanziato il “conto energia” – istituito dal Governo Berlusconi con il dlgs 192/2001 detto decreto Scajola – per pagare 40 centesimi di euro per ogni Kw/ora prodotto in eccesso. E’ un’ottima notizia che va nella direzione da noi auspicata quando sostenevamo la possibilità per gli elbani di divenire imprenditori dell’energia pulita con il “conto energia”. Fra tutte è parsa la soluzione più accessibile e promettente.

Biodiesel – in USA è in atto una vera rivoluzione per il biodiesel ottenuto dai campi di soia, che alla borsa delle materie prime per questa ragione è raddoppiata di valore in un anno. Tutti gli intervistati che stanno investendo milioni di dollari in questa tecnologia ripetono come un mantra: “It’s gold, è oro”. Il Ministro Pecoraio Scanio ha confermato che anche l’Italia si sta muovendo in questa direzione – compatibilmente con le nostre possibilità – convertendo a queste coltivazioni i campi resi improduttivi dai limiti imposti dalla UE. Nelle Marche, come in USA, c’è un paese quasi autonomo grazie al biodoesel, che pare presentare un unico inconveniente: l’odore di pop corn nell’aria. In Brasile estraggono etanolo – alcool vegetale – dalla canna da zucchero in misura tale da avere creato una grande industria nazionale con migliaia di posti di lavoro e da avere indotto la Magneti Marelli a montare sulle FIAT brasiliane speciali centraline per il consumo alternato alcool/benzina.

Noi, in vista del convegno alla De Laugier con il Presidente Tozzi ed il Ministro Pecoraro Scanio del 20 gennaio scorso, avevamo sostenuto con forza l’opportunità di abbandonare all’Elba ipotesi devastanti fondate sull’eolico per adottare Fotovoltaico e biodiesel. Per queste posizioni aggiornate eravamo stati tacciati di “ignoranza” da Legambiente. Lo speciale TG1 con una informazione aperta ed internazionale ha reso giustizia di posizioni grette prive di buonsenso.

Le dichiarazioni in trasmissione del Ministro Pecoraro Scanio e quelle del Presidente del Parco Tozzi nella riunione con i Sindaci CDL e Forza Italia giovedì 8 febbraio scorso, paiono dunque beneaugurati per una “governance condivisa” dell’Ente Parco nell’interesse dell’Elba. Rimane ancora aperta la questione del “vulnus istituzionale” da sanare con un rappresentante CDL nel Direttivo del Parco, riguardo la quale rimaniamo in fiduciosa attesa della risposta del Presidente della Regione Martini e del Ministro Pecoraro Scanio”.