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MUORE DOPO UN TERRIBILE VOLO CON LA SUA MOTO IN UNA SCARPATA DI 30 METRI

L’INCIDENTE E’ AVVENUTO IERI POMERIGGIO NEL TRATTO DI STRADA DENOMINATO LA COSTARELLA TRA MARCIANA E MARCIANA MARINA. IL GIOVANE, MICHELE BARCHITTA 30 ANNI RESIDENTE A MARCIANA MA ORIGINARIO DELLA PROVINCIA DI TORINO, E’ DECEDUTO IN AMBULANZA NELLA DISPERATA CORSA VERSO L’OSPEDALE.

MUORE DOPO UN TERRIBILE VOLO CON LA SUA MOTO IN UNA SCARPATA DI 30 METRI

Michele Barchitta, 30 anni, residente ormai da diversi anni a Marciana Marina dove lavorava come muratore presso una ditta edile, ma originario da Cuorgnè in provincia di Torino è morto nella giornata di mercoledì in seguito ad un terribile incidente con la sua moto. Intorno alle 17,00 stava risalendo la Costarella, questo il nome della zona sulla strada tra Marciana Marina e Marciana a bordo della sua moto, un Honda 750 quando giunto su uno dei rettilinei della strada il Barchitta, un po’ per l’eccessiva velocità, forse perchè anche abbagliato dal sole, perdeva il controllo del suo mezzo andando a finire nella carreggiata opposta dalla quale sopraggiungeva una BMW, alla cui guida si trovava Alberto De Fusco, medico ed ex-sindaco di marciana marina.
Nonostante De Fusco tentato in tutti i modi di evitare l’impatto con la moto mantenendosi il più a destra possibile della carreggiata, la moto è comunque finita contro la fiancata sinistra dell’auto sbalzando, dopo l’urto, nella scarpata sottostante andando a finire ad una trentina di metri sotto.
Subito il Dott. De Fusco ha tentato di soccorrere il giovane, cosa alquanto difficile visto che riusciva a sentire solo i suoi lamenti provenire dal fondo della scarpata senza riuscire a vederlo.
Subito allertava i soccorsi: da Portoferraio giungevano i Vigili del Fuoco, un ambulanza con medico a bordo e i Carbinieri da Marina di Campo.
Dopo diversi tentativi di soccorso al giovane in fondo alla scarpata, anche da gente che abitava nella zona, finalmente i volontari dell’ambulanza lo raggiungevano. Michele Barchitta era ancora cosciente, tanto che si era tolto il casco ed era riuscito a dire il proprio nome quando gli è stato chiesto dai soccorritori.
Posizionato e bloccato sulla barella che si usa in queste situazioni estreme, lo hanno calato in basso dove su una stradina c’era l’ambulanza ad attenderlo.
Iniziata la corsa verso l’Ospedale si è subito visto che le sue condizioni erano gravi e che respirava con difficoltà.
E’ deceduto poco prima dell’arrivo al pronto soccorso. Troppo gravi le lesioni toracico- addominali che si è provocato nel terribile volo. Trasferito all’Obitorio si attende ora di sapere quando saranno fissati i funerali.