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RIO MARINA: I DS DIFENDONO IL “LORO” “VILLAGGIO PAESE” DAGLI ALLEATI

DOPO LA BOCCIATURA DEI VERDI, E I NO DI RIFONDAZIONE, LA SEZIONE “GRAMSCI” RIPROPONE CON FORZA LA VALIDITA’ DEL PROGETTO

RIO MARINA: I DS DIFENDONO IL "LORO" “VILLAGGIO PAESE” DAGLI ALLEATI

Ha scatenato diverse reazioni, il documento programmatico dei Verdi per Rio Marina. Il giorno dopo la sua diffusione, il Presidente del Parco Minerario, Lorenzo Marchetti, ha preso carta e penna per rispodere: “E’ ingiusto dire –come hanno fatto i Verdi- che la Società “si limita alla pura gestione dell’esiguo personale in carico”, e ha orgogliosamente illustrato progetti e iniziative dell’Ente che presiede ormai da anni. I Verdi hanno quindi cercato di minimizzare: “siamo stati male interpretati” da Marchetti”.
Un nostro lettore (vedi “pensieri e parole”) ha scritto parole di apprezzamento per l’(auto)difesa di Marchetti, invitandolo ad uno sforzo di coraggio ulteriore: difendere non solo il Parco, ma un’altra “sua” creatura, che col Parco ha molto a che fare e che molti riesci aspettano come una possibile occasione di sviluppo: il “Villaggio-Paese”, bocciato senz’appello dai Verdi come “una struttura elefantiaca, ormai superata dai tempi e da ogni moderna logica turistica…una scelta sbagliata”.
Cos’è il “Villaggi Paese”? l’Idea, concepita al momento del progressivo abbandono dell’attività mineraria-estrattiva, è quella di una struttura residenziale inserita in un circuito integrato fra paese e Parco mineralogico, capace di garantire opportunità occupazionali e effetti benefici sulle attività economiche locali.
L’idea del Villaggio-Paese dunque è quella di collegare il contesto culturale e ambientale di Rio Marina con strutture ricettive sorte al posto di impianti che hanno ospitato per decenni il lavoro dei minatori riesi, ma che sono ormai da decenni privi di ogni interesse archeologico industriale.
Il “Villaggio-Paese” è uno dei nodi dello sviluppo di Rio Marina. Ha un iter molto lento, ma il Comune ha dato notizia della presentazione del progetto da parte del Demanio.
Oggi non il Presidente del Parco ma i Ds stessi scendono i campo con un manifesto per difendere coerentemente un loro progetto (la prima variante urbanistica fu approvata dall’amministrazione Antonini) dalle critiche degli alleati: “Il Villaggio Paese non è una realtà chiusa, e autoreferenziale. Risponde ad una moderna logica turistica, e può fermare il declino del paese, risultando decisivo nella bassa stagione, a condizione che il Parco Minerario, e che gli operatori economici del paese siano coinvolti nel progetto. I Ds sono favorevoli a Vigneria”, recita il manifesto.
I DS accusano l’Amministrazione Comunale di aver perso cinque anni e di voler marginalizzare il Parco, ma l’impressione è che non sia Bosi il destinatario principale del manifesto, bensì i Verdi, Rifondazione, gli altri alleati, una componente interna scettica e tutti quelli che a sinistra si sono mostrati critici o contrari su un una questione tanto cruciale, che rischia di dividere profondamente le forze dell’Unione, a meno di un anno dalle elezioni.