Con una petizione indirizzata al Provveditorato agli studi, agli uffici istruzione della Regione e della Provincia, ai due comuni interessati e all’Istituto comprensivo di Porto Azzurro, un centinaio di cittadini di Rio Marina, lamentando le “precarie condizioni dell’edificio scolastico di Rio Elba”, che sarebbe anche “inadeguato dal punto di vista delle misure antincendio” chiede di riportare alla “Piaggia” le Scuole Medie.
Il trasferimento delle medie di Rio Marina nel comune vicino è di pochi anni fa. Deciso nel ’99 -Sindaco Roberto Antonini- fu formalizzato nel 2000 dal Commissario Prefettizio Giuseppe Pesce, con un provvedimento a carattere sperimentale che portava tutti i ragazzi delle medie a Rio Elba, e tutti i bambini delle elementari dei due comuni e Rio Marina.
Ora i lavori di ristrutturazione della scuola “Marconi”, in Via Principe Amedeo, a Rio Marina, sono stati quasi ultimati, e per i cento genitori-firmatari una scuola tutta nuova, con palestra e spazi per laboratori è l’occasione giusta per tornare a chiedere alle istituzioni competenti di riportare alla “Piaggia” anche le medie.
Questo il testo della petizione:
“I genitori dei bambini in età scolare del Comune di Rio Marina, visto l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione riguardanti l’edificio scolastico “G. Marconi”, in Via Principe Amedeo, nel Comune di Rio Marina, viste le precarie condizioni dell’edificio scolastico sito nel Comune di Rio nell’Elba attualmente ospitante gli alunni delle Scuole Medie dei due comuni, ed in particolare la mancanza di una palestra per svolgere attività fisica, oltre al non sufficiente adeguamento alle norme antincendio dello stesso edificio CHIEDONO che la scuola media sia trasferita nell’edificio scolastico di Via Principe Amedeo, a Rio Marina, dal momento che questa, dopo l’ingente intervento di ristrutturazione comprendente anche l’ampliamento del fabbricato, risulta il più idoneo ad ospitare gli alunni sia delle elementari sia delle medie. Questa soluzione sarebbe inoltre auspicabile anche per un adeguamento alla “riforma Moratti”, che prevede un continuo scambio di risorse umane e materiali all’interno della scuole primarie”.
