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I COMUNI E LE ASSOCIAZIONI IN AIUTO DELLE POPOLAZIONI COLPITE DALLO TSUNAMI

I COMUNI DELL'ELBA E DELLA VAL DI CORNIA, INSIEME A VARIE ASSOCIAZIONI, HANNO ADERITO AL PROGETTO ARALIYA, UN PROGETTO DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PROMOSSO DALLA PROVINCIA DI LIVORNO PER AIUTARE LE POPOLAZIONI DEL SUD EST ASIATICO COLPITE DALLO TSUNAMI

I COMUNI E LE ASSOCIAZIONI IN AIUTO DELLE POPOLAZIONI COLPITE DALLO TSUNAMI

Il progetto, illustrato nel corso di una conferenza stampa al Circondario dall’Assessore provinciale alla cooperazione internazionale Luciano Guerrieri e da Claudio Gentili, referente dell’associazione Samarcanda, si propone una serie di interventi organici su tre comunità dello Sri Lanka (Hambantota, Kalutara, Galle) per permettere la ripresa dell’attività primaria e secondaria contribuendo allo sviluppo economico della zona.
In concreto gli obiettivi prefissi sono:
-rafforzare il sistema di indotto attorno all’attività di pesca, soprattutto nel settore commerciale;
-rafforzare il sistema di commercializzazione diretta, ricercando anche sbocchi a livello internazionale, nel circuito del commercio equo e solidale;
-favorire l’imprenditoria locale, con l’introduzione di un microcredito mirato con caratteristiche di solidarietà.
L’azione si propone poi di risolvere il problema sociale, riabilitando una struttura d’accoglienza per orfani rimasta danneggiata dallo tsunami, e ampliandola per poter rispondere alle esigenze accresciute proprio a causa della catastrofe. Per raggiungere questi obiettivi saranno forniti attrezzature e natanti a un nucleo di 37 famiglie della municipalità di Thotamuna che hanno perduto tutto, compresa la casa. Gli acquisti delle attrezzature avverranno in loco, come ha sottolineato Claudio Gentili, per incentivare l’economia locale. Sarà costituita poi una cooperativa che raggruppi tutti i pescatori dei nuclei familiari beneficiari e verranno promosse attività artigianali e commerciali legate alla pesca. Altri obiettivi da raggiungere riguardano poi la realizzazione di 37 nuove case, la creazione di strutture di microcredito e di una serie di condizioni che garantiscano la ripresa delle attività agricole, che interessa soprattutto le donne.
Tutte le azioni saranno portate avanti da un gruppo di persone specializzate nella cooperazione decentrata affinchè si possa garantire alle popolazioni del sud-est asiatico la possibilità di rendere più incisivi i benefici del progetto.Il valore del progetto sta inoltre anche nella capacità di creare legami stabili con le autorità locali garantendo una continuità di rapporti nel futuro.
Il costo complessivo della proposta è di 124 mila euro, di cui una parte consistente (pari a 90 mila euro), di fondi regionali e 33mila circa provenienti dalle sottoscrizioni dei cittadini e delle associazioni e dai bilanci comunali delle istituzioni della provincia di Livorno. In particolare il Comune di Campiglia Marittima ed il Circondario della Val di Cornia hanno destinato in bilancio 500 euro ciascuno. Nel caso di Campiglia M.ma il finanziamento va a sommarsi ai 5000 euro iniziali stanziati ai primi del gennaio scorso per l’acquisto di medicinali a favore delle zone più colpite dal terremoto, a 730 euro versati dall’Asilo Nido Comunale Mimosa sul conto dell’Unicef per l’Emergenza Maremoto e ai gettoni dei consiglieri comunali della seduta consiliare del 31 gennaio 2005. Gli altri finanziamenti sono arrivati poi dal Comune di Piombino per 5.285 euro, dal Comune di San Vincenzo per 2470 euro e 1980 euro dal Comune di Suvereto. I soldi raccolti da Piombino e San Vincenzo derivano dalle sottoscrizioni volontarie dei cittadini e degli amministratori versate direttamente sui conti correnti dei Comuni. Per Suvereto, invece, una parte arriva dal bilancio comunale, una parte dalla raccolta effettuata dalle associazioni.