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IL DIRITTO DELLA SALUTE ALL’ELBA

PRIVATIZZAZIONI, DEVOLUZIONI, LISTE D'ATTESA E ALTRE CARENZE

Le ultime notizie che corrono di bocca in bocca parlano della volontà
dei dirigenti del Nosocomio elbano di privatizzare il servizio CUP
(centro prenotazioni Asl), nonchè della gestione economica degli incassi
derivanti dai ticket pagati.
Ieri il Capo dello Stato ha celebrato la Giornata mondiale della
sanità, è intervenuto sul diritto alla salute dei cittadini.
Parole preoccupate. Evidente, ma non esplicitato, il timore che la
devolution vada a intaccare questo diritto, che è «Definito fondamentale dalla nostra Costituzione ed è espressione –come ha detto Ciampi- al pari del principio della libertà, e dell’ eguaglianza sostanziale».
In pratica davanti alla salute
non vi possono essere cittadini di serie A e B.
Le parole di Ciampi rapportate alla nostra realtà sanitaria elbana, mi
hanno profondamente colpito, in special modo quando ha ribadito che
la sanità deve essere garantita a tutti i cittadini, con pari livello di
prestazioni, su tutto il territorio nazionale.
Purtroppo il nostro ospedale elbano non può dare tutte queste garanzie, e
lo dimostrano la difficoltà di reperire il personale sanitario e
ausiliario, la mancanza di una foresteria, la mancanza di un reparto
di radiologia dove si effettui la risonanza magnetica, le liste di attesa che parlano di un mese e mezzo per un’ecografia, la mancanza di un reparto funzionante di terapia intensiva e di rianimazione, il mancato ripristino dei primariati…e potrei continuare ancora con la novella dello
stento dell’eliporto e -come scritto in apertura- con la lenta ma
inesorabile privatizzazione di servizi essenziali, come il centro
prenotazioni Asl, vero ed importante punto di riferimento per gli
Elbani….
E poi si parla di diritto alla salute!

Anonimo