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Porto Azzurro: un ristorante intestato a un titolare fittizio. Denunciato 60enne di Follonica

Scritto da Comando Compagnia carabinieri di Portoferraio

Porto Azzurro: un ristorante intestato a un titolare fittizio. Denunciato 60enne di Follonica

Unitamente a personale del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria della Guardia di Finanza di Grosseto, questa mattina i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Grosseto, con la collaborazione dei militari del Comando Stazione di Porto Azzurro (LI), hanno dato esecuzione a un Decreto di Sequestro Preventivo della Società “Galvani s.r.l.”, consistente in un’attività di ristorazione e relativa concessione demaniale di un tratto del litorale di Porto Azzurro (LI): in pratica, un rinomato ristorante del posto rispondente all’insegna “La Lanterna”. Contestualmente sono stati sequestrati conti correnti, beni mobili ed immobili connessi con la società. Il tutto è riconducibile a un noto commercialista di Follonica, che da tempo si è stabilito sull’Isola d’Elba e lì ha avviato alcuni affari, accumulando consistenti somme attraverso movimentazioni di denaro provenienti verosimilmente da evasione fiscale ed altri reati contro l’economia e il patrimonio. Tra le attività di cui il commercialista ha assunto la gestione figura il ristorante “La Lanterna”, oggetto del sequestro.

Il professionista follonichese è infatti indagato unitamente a un cittadino albanese classe ’91, a lui molto vicino, risultato essere il titolare formale della società, benché le indagini abbiano accertato come l’attività, sin dall’acquisizione avvenuta nel 2019 e la successiva gestione, sia stata di fatto in capo al commercialista. Gli accertamenti di Carabinieri e Guardia di Finanza hanno appurato che la “Galvani s.r.l.” fosse stata figurativamente intestata allo straniero per eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali.

Da qui la contestazione per trasferimento fraudolento di valori in concorso. Il valore complessivo del sequestro si aggira sui 350mila Euro. La gestione dell’attività è stata affidata a un amministratore giudiziario.