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Cancellati dalla mappa del Parco Nazionale sentieri nel territorio di Rio

Di Club Alpino Italiano - Sottosezione Isola d’Elba

Cancellati dalla mappa del Parco Nazionale sentieri nel territorio di Rio

La sottosezione Isola d’Elba del Club Alpino Italiano si occupa ormai da anni di promuovere e valorizzare l’escursionismo come fonte di conoscenza e di apprezzamento del territorio. Da molti anni il CAI ha avviato una importante attività di collaborazione con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano nell’ambito del progetto di riqualificazione di tutta la sua rete sentieristica; l’obiettivo del PNAT era quello di armonizzare la numerazione dei sentieri, la segnaletica e la mappatura di tutto il territorio, secondo lo standard nazionale del CAI. La sottosezione elbana, avvalendosi della grande esperienza in materia, ha collaborato e continua a collaborare attivamente a tale processo sia in fase di progettazione che di posa in opera, monitoraggio e manutenzione.

Nella zona di Rio, anche in collaborazione con il Parco Minerario, il PNAT aveva introdotto nella sua mappa numerosi sentieri preesistenti che fino al 2017 circa non erano accatastati, quindi non avevano numerazione e non erano segnalati. Tali sentieri sono stati geolocalizzati, è stata attribuita loro una numerazione a 3 cifre compatibile con il settore di appartenenza ed è stata posizionata la segnaletica (verticale e orizzontale). Grazie a tali attività, lo ribadiamo interamente a carico del PNAT, il territorio di Rio ha riscoperto antichi tracciati come la Strada del Cavatore (sentieri 259 e 203) che collegava l’abitato di Rio Marina a quello di Rio Elba, oppure la strada maestra Riese ( ora sentiero n. 254) che collega Bagnaia alla GTE.

Recentemente la mappa del parco è stata aggiornata attraverso l’implementazione di numerosi comprensori strategicamente rilevanti come quello di Lacona, di Porto Azzurro e San Piero. A Tutto ciò conseguirà un grande beneficio per tutti gli attori coinvolti; in totale controtendenza, è scomparsa una quindicina di km di sentieri nel territorio di Rio (gli ormai ex sentieri 206, 211, 213 e gran parte del 259).

La sottosezione del CAI ha attivamente partecipato alla stesura di questo aggiornamento e miglioramento della mappa rispetto alle versioni precedenti. Siamo consapevoli quindi di quali amministrazioni comunali hanno creduto in questo progetto.

Francamente sbalorditi per una mossa in totale controtendenza rispetto al resto dell’isola, abbiamo chiesto chiarimenti al comune di Rio sul “colpo di spugna” che ha vanificato il lavoro di anni, non solo del CAI, ma anche del PNAT e del Parco Minerario.

Nessuna risposta ci è mai stata fornita al riguardo.

Riassumendo: tutta la rete sentieristica dell’Isola d’Elba sarà visibile e frequentata dagli escursionisti di tutta Europa attraverso le nuove mappe topografiche con ovvie ricadute positive sul territorio, ad eccezione di Rio.

Le bellezze artistiche e ambientali di questa parte dell’Isola d’Elba saranno frequentabili solo ai più ostinati escursionisti (ci chiediamo in quale percentuale?) e, avendo come unico riferimento il Parco Minerario, solo a pagamento, in quanto vi si può accedere solo con un ticket e rigorosamente accompagnati da guide professioniste. Inoltre con le eliminazioni fatte sono stati cancellati anche sentieri fuori dalle aree a pagamento.

È bene sottolineare che il Club Alpino non è contrario al ticket in zone particolari come quelle del Parco Minerario di Rio. È giusto pagare un ingresso anche ai fini assicurativi, ma è decisamente controproducente avere su una mappa un tale vuoto di sentieri, laddove invece bisognerebbe, attraverso una rete sentieristica manutenuta e ben segnalata, incentivare la frequentazione della montagna.

Il risultato finale è che il Parco Minerario e il territorio di Rio rimangono un passo indietro rispetto al resto dell’Isola a scapito di un territorio, che a nostro avviso, ha una storia millenaria da raccontare attraverso i suoi sentieri e la sua natura.

Anche nel territorio di Rio, come ovunque all’Elba, i sentieri sono sia su terreni privati sia su terreni demaniali e ci sono sentieri adatti a tutti o tracciati più impervi e poco accessibili ai trekkers meno capaci, vedesi il sentiero n. 265 classificato EE cioè per escursionisti esperti e alcuni tratti della GTE. Tutto ciò non deve impedire ad escursionisti adeguatamente preparati di percorrerli, anzi deve essere uno stimolo per la frequentazione consapevole e rispettosa del territorio.

Questa situazione non ci sembra in linea con l’idea di turismo lento, sostenibile e perché no anche di allungamento della stagione turistica di cui il territorio ha tanto bisogno, soprattutto quest’anno e da quest’anno con la situazione di emergenza legata al COVID-19.

Si parla sempre, a tutti i livelli, di valorizzare il territorio, far fruttare le bellezze naturali e non solo del settore balneare ma queste parole non devono rimanere vuote e prive di senso e significato.

Chiediamo dunque, ancora, chiarimenti al Comune di Rio in merito a questa vicenda.

Club Alpino Italiano – Sottosezione Isola d’Elba