Oggi voglio tediarvi con numeri e statistica e mi sovviene una famosa poesia di Trilussa che un mio compagno di liceo ancor oggi mi ricorda e che finiva così:
“… Me spiego: da li conti che se fanno secondo le statistiche d’adesso risurta che te tocca un pollo all’anno: e, se nun entra ne le spese tue, t’entra ne la statistica lo stesso perché c’è un antro che ne magna due.”
I dati statistici di per se, presi singolarmente possono essere fuorvianti, ma è nel confronto che emergono le realtà dei fatti.
La Regione Toscana, fra le varie Regioni d’Italia risulta nei conti di reddito pro capite e Pil fra le più virtuose d’Italia infatti il reddito pro capite dai dati disponibili dell’Istat nel 2017 risulta essere 20.571 euro. Sempre nel 2017 la graduatoria vede al primo posto la Provincia autonoma di Bolzano con 25.000 euro. Come si può vedere la Toscana si distanzia di poco da una Provincia a Statuto speciale.
Ma vediamo i Comuni dell’Elba da noi presi in esame, si va dal reddito pro capite fra i più bassi del Comune di Marciana pari 13.594 euro ai più alti che sono Capoliveri con 14.142 e Portoferraio con 15.699 euro.
Da un confronto con le Statistiche Europee sulle nostre Regioni risulta ancora che la Sicilia ci supera con i suoi 17.200 euro e la Sardegna con 20.300 euro.
Di questo passo finiremo con l’essere i più poveri di tutta Italia.
Ma questo da cosa deriva ?
All’Elba su 31.904 residenti 3455 sono bambini e ragazzi sotto i 15 anni che non sono in età abile al lavoro 8.400 sono pensionati, per cui la reale forza lavoro resta di soli 20.049 persone . Nel 2017 , dai dati pubblicati dal Centro per l’impiego , sono state presentate a fine stagione circa 11.000 ( undicimila ) richieste di disoccupazione. Significa che più del 50% della popolazione residente ha un lavoro stagionale.
A gennaio 2018 risultavano iscritti al collocamento 8288 disoccupati. Forse 2.712 persone hanno trovato il lavoro fisso a dicembre 2017? No in realtà presumo che siano andati a fare la stagione in montagna e che si siano iscritti al centro dell’impiego del luogo pur mantenendo la residenza qua. A maggio gli iscritti al collocamento di Portoferraio avrebbero dovuto risalire di numero. E invece no, chi se ne è andato non è tornato infatti a giugno 2018 risultavano 2377 occupati e 5090 disoccupati e la somma fa 7467 quindi rispetto agli 8288 iniziali di gennaio, ancora 821 persone hanno lasciato l’Elba, forse per fare la stagione all’estero e su altre coste.
Ma il dato grave è che avere 5090 stagionali ancora inoccupati a giugno fa realizzare immediatamente la crisi economica che abbiamo, perché solo parte dei 5090 hanno poi trovato occupazione solo per i mesi di luglio agosto. Un terzo della popolazione in età lavorativa ha lavorato solo due mesi.
Ed ecco che la disoccupazione registrata all’Elba è del 37,99%, ben oltre la media regionale che si aggira sul 22% .
Per il pollo di Trilussa forse i nostri amministratori regionali quando leggono i loro dati statistici si compiacciono di quanto sono stati bravi, fra le regioni più virtuose d’Italia ma se fra tutti i loro cittadini ci sono 31.904 persone sott’acqua quali politiche attivano e propongono per il sostegno di un’intera popolazione? Nessuna, perché non ci vedono, siamo assolutamente trasparenti come l’acqua che ci circonda, non esistiamo. Non siamo italiani, siamo solo Elbani.
Roberta Madioni