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Comune e sindacati riuniti per discutere sulla situazione Aferpi

L'incontro si è svolto presso il palazzo comunale a Piombino nella mattina di martedì 19 febbraio

Comune e sindacati riuniti per discutere sulla situazione Aferpi

 

Comune e sindacati riuniti nella mattina di martedì 19 marzo a palazzo comunale per discutere la situazione legata ai futuri investimenti dello stabilimento Aferpi sul territorio.

All’incontro erano presenti il sindaco Giuliani insieme all’assessore all’urbanistica Carla Maestrini e alle rappresentanze sindacali.

L’azienda ha infatti comunicato recentemente la volontà di avviare investimenti per circa 30 milioni di euro attraverso la realizzazione di nuovi impianti, nello specifico di un nuovo treno rotaie, che consentirebbe una maggiore qualificazione della lavorazione delle rotaie sul mercato e un notevole salto di qualità del prodotto.

L’ impianto dovrebbe essere realizzato però in un’area adiacente al capannone che accoglie l’attuale treno rotaie, e questo rappresenterebbe un elemento di conflittualità rispetto a quanto previsto dalla pianificazione urbanistica vigente che ridefinisce il complessivo riassetto delle aree liberate dalle lavorazioni siderurgiche.

Per la realizzazione del nuovo impianto è pertanto necessaria una nuova variante urbanistica che, in ogni caso, necessita di tempi ben definiti e non di breve termine.
La riunione con i sindacati è servita pertanto a fare una prima valutazione della situazione.

“Abbiamo spiegato alle rappresentanze sindacali che a nostro avviso dovrebbe essere verificata la coerenza del progetto proposto da Aferpi con quanto previsto e stabilito nell’Accordo di Programma sottoscritto nel luglio 2018, aprendo quindi un confronto con il Mise, con il Ministero dell’Ambiente e con la Regione Toscana, in quanto firmatari – afferma Giuliani – la questione va dunque approfondita in ogni suo aspetto prima di poter avviare un nuovo procedimento in tal senso. Si tratta comunque di un investimento sicuramente importante che rafforzerebbe la capacità industriale della fabbrica sul territorio, senza provocare particolare impatto ambientale. In questa fase, d’accordo con i sindacati, abbiamo quindi stabilito di procedere coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali interessati.”