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Al via il XXIV Meeting Internazionale Antirazzista

Nel parco della Cecinella momenti di confronto con esperti e studiosi

Al via il XXIV Meeting Internazionale Antirazzista

 

E’ iniziato nella giornata di mercoledì 12 settembre il XXIV Meeting Internazionale Antirazzista e si protrarrà fino a sabato 15 presso il parco della Cecinella a Cecina Mare.

Si tratta di un’edizione rinnovata nelle date, nella durata e nelle modalità, ma con un punto ben solido e fermo: la volontà di approfondire i temi legati alle migrazioni, all’antirazzismo e alle politiche dell’accoglienza, in un contesto politico, sociale, storico e culturale oggi profondamente cambiato, anche nella nostra regione.

Numerosi i momenti dedicati al confronto con esperti, studiosi, giornalisti e amministratori locali di tutt’Europa per comprendere meglio il nostro mondo.

Nel corso delle giornate saranno analizzati i cambiamenti che attraversano le nostre società, per capire i nuovi bisogni e come usare gli strumenti che abbiamo a disposizione per contribuire a rafforzare e, in molti casi, ri-creare un pensiero solidale nelle persone.

Si parlerà di diritti e cittadinanza che sono la base su cui costruire la società che vogliamo, di equità e di accoglienza, di laicità e di impegno.

L’obiettivo è dunque provare a dare, come sempre, il contributo per un mondo più equo e più libero, più aperto e dialogante, più giusto e accogliente.

All’interno del Meeting anche un importante appuntamento dedicato al giornalismo che si è svolto come prima giornata mercoledì 12 per proseguire anche giovedì 13 e venerdì 14.

Il titolo dell’appuntamento “Laboratorio sul giornalismo: diritto e guerre”.
Nel corso degli anni, i media italiani ed europei hanno visto incrementare la presenza del dibattito sulle migrazioni, le frontiere e l’accoglienza. Problematiche legate in parte al grande tema delle guerre in corso. Sono 35 in questo momento e solo in minima parte trovano spazio nell’informazione del nostro Paese. Al boom d’informazione sui flussi migratori, non ha fatto seguito una crescita dell’informazione sulle guerre, nonostante circa 3,5miliardi di persone al mondo nel siano coinvolte.
Non si raccontano a sufficienza le ragioni che portano alle troppe guerre, non si valuta lo stato di applicazione dei diritti umani, non si associano cause ed effetti.
Con questa proposta formativa s’intendono fornire ai partecipanti alcuni elementi di base per affrontare le notizie legate al “fenomeno guerra”, per incrementare la qualità e la quantità di informazione.

Si racconteranno un secolo di occasioni perdute: le troppe guerre che si sono concluse senza la costruzione di una pace, si metteranno in luce le cause delle 35 guerre in corso alla fine del 2017, evidenziando le ragioni che portano inevitabilmente alla guerra in assenza di diritti e di una corretta distribuzione della ricchezza. Si parlerà anche di alcuni casi specifici, legati in particolare all’Asia centrale.
Verranno messi a fuoco esempi di tentativi di costruzione di sistemi di pace partendo dal basso e attraverso l’azione diplomatica, evidenziando la necessità di un linguaggio corretto nell’informazione.

Questo il programma completo:

Mercoledì 12 settembre

H 10.00 – 13.00
La guerra come effetto: ridistribuzione della ricchezza e dei diritti
Focus sui conflitti in corso, in particolare in Asia centrale.
Docenti: Emanuele Giordana (Giornalista)
 

Giovedì 13 settembre

H 10.00 – 13.00
La guerra come effetto: ridistribuzione della ricchezza e dei diritti
I conflitti conclusi senza pace: le strade della diplomazia.
Docenti: Nicole Corritore (giornalista, Osservatorio Balcani-Caucaso | TransEuropa |CCI)

Venerdì 14 settembre

H 10.00 – 13.00
La guerra come effetto: ridistribuzione della ricchezza e dei diritti.
La via diplomatica per la pace e la necessità di un linguaggio corretto nell’informazione.
Docenti: Giovanni Scotto (Professore Associato UNIFI), Raffaele Crocco (Direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti – Giornalista)
 

Tutte le giornate del laboratorio rientreranno nella formazione accreditata presso l’Ordine dei Giornalisti