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A Capoliveri si sperimenta con il Triathlon Kolossal

Edizione numero zero della gara unica in Italia e rara al mondo

A Capoliveri si sperimenta con il Triathlon Kolossal

La parola d’ordine è provare. Provare perché all’Elba si può. Ne è sicura la Spartacus Events che in collaborazione con il Comune di Capoliveri ha promosso l’edizione numero zero del Triathlon Kolossal. Non è altro che https://teletirrenoelba.com/a-capoliveri-si-sperimenta-il-triathlon-kolossal/https://teletirrenoelba.com/a-capoliveri-si-sperimenta-il-triathlon-kolossal/. Una prova unica in tutta in Italia e rara al mondo. 

“Questa è un’edizione di lancio – dice Renzo Straniero, organizzatore – Perché ci teniamo a questo progetto che è unico in Italia. Un progetto in perfetta simbiosi con le caratteristiche dell’Isola d’Elba e che senz’altro darà frutti. Noi siamo esperti del triathlon. Lo organizziamo da 14 anni. L’Elba è territorio regina della mountain bike. Per cui l’idea di sperimentare nuove lunghezze è partita proprio da questo”. 

Un chilometro e nove a nuoto nelle acque del Golfo di Pareti. Sessanta di mountain bike con un dislivello di quasi 2000 metri e un percorso piuttosto tecnico. Ventuno di run. Un’esperienza certamente unica nel suo genere per i paesaggi naturali che fanno da sfondo ma non per tutti. Atleti dalla forte personalità si sono messi in gioco nella prova in cui si gioca tutto sulla resistenza.  “Il nuoto nella stupenda baia di Pareti – spiega Renzo Straniero – poi i 60 km in mountain bike su giro unico che ci permette di assaggiare le bellezze dell’Elba. La difficoltà più grande, alcuni tratti in bici. Bellissimi ma molto impegnativi. Senza poi dimenticare l’ultima frazione di trail run. Quando devi correre dopo 60 km di mountain bike, lì esce l’atleta e l’allenamento”. 

Dopo un’ora e trenta dalla partenza in bici, diversi spettatori attendono il passaggio degli atleti davanti al Comune di Capoliveri. Il primo ad arrivare è Luca Cappelli.  Poco più di 32 km in bici. Ma ancora c’è da fare il percorso più duro. Con la pettorina numero 8 Peter taglia secondo. Poco dietro c’è Andrea PucciAnche per gli organizzatori della gara i tempi sono da incorniciare. Ma nulla è dato per scontato. Il prossimo anno sarà diverso. Ma intanto la prossima settimana c’è l’Iron a tappe. Oltre 200 partecipanti già iscritti. Lo spettacolo è assicurato.

“Qui all’Elba c’è solo da sperimentare. Ci sono 400 km di sterrati solo sull’anello del Monte Calamita. Anche noi troviamo nuovi anni nuovi percorsi. Siamo grati all’Isola d’Elba per l’accoglienza e alle amministrazioni per la loro prestigiosa presenza”. Per guardare il videoservizio clicca qui

Irma Annaloro