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“Non dimentico, ristabilita la rispettabilità di mio padre”

di Andrea Cignoni

"Non dimentico, ristabilita la rispettabilità di mio padre"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente: Forse non tutti si ricorderanno della vicenda: il 18 Novembre 2014 furono pubblicate su Facebook,  in una pagina di un gruppo delle pesanti offese riguardanti, oltre l’operato lavorativo di mio padre, la sua dignità personale. Ora che la giustizia ha fatto il suo corso, mi sento in dovere di intervenire pubblicamente.
Mi sono preso un po’ di tempo prima di riportare a galla questa esternazione che, rileggendola anche a distanza di anni, continua a suscitarmi sdegno e disgusto sia per i vergognosi contenuti che per la totale mancanza di giudizio tipica di una persona che si è permessa di vomitare certe bestialità in “pubblica piazza” : infatti, anche adesso che giustizia è stata fatta, non posso tuttavia ritenermi completamente soddisfatto.
Purtroppo è ancora troppo facile ledere la dignità e la reputazione di una persona scrivendo qualsiasi schifezza, peraltro infondata come in questo caso specifico, e il fatto che questa mia risposta riscuota consensi, francamente, mi interessa ben poco. Tuttavia, mi auguro che questo mio breve (ma doveroso) sfogo abbia almeno due conseguenze:
la prima è che la rispettabilità professionale di mio padre sia interamente ristabilita, per quanto ritenga con sufficiente certezza che non fosse necessario il pronunciamento di un giudice.
La seconda, ben più banale ma non per questo scontata, è che la gente impari a pensarci più di una volta prima di sputare le proprie assurdità. Se proprio non doveste riuscire a tenere a freno il vostro ego ipertrofico, riflettete almeno su quanto aprire bocca inopportunamente possa pesare sul vostro portafoglio. In questo caso specifico potete vederlo voi stessi: è una sentenza, (sentenza 484/2018 del 16 marzo 2018 …..omissis….condanna ad 8 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali, concede …. omissis… il beneficio della sospensione condizionale della pena subordinandolo al risarcimento dei danni che si liquidano in via equitativa nella misura di € 1.000,00 oltre interessi legali etc ….omissis), e come tale è un atto pubblico. Come le cose che vengono scritte su Facebook, peraltro: ma qualcuno sembra ricordarsene solo quando gli fa comodo.
Cordialmente
Andrea Cignoni