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“Ignorante in politica ma sui cani e gatti devo replicare”

di Andrea Tozzi*

"Ignorante in politica ma sui cani e gatti devo replicare"

Lungi da me pensare di competere con un politico di lungo corso come Barbetti sulle questioni amministrative relative al Canile, ma se si parla di cani e gatti, da volontario ignorante mi sento in dovere di replicare.
Prima di tutto, sulla questione del “fare politica sulla pelle degli animali” ci andrei cauto, visti gli ultimi quindici anni (e ci perdo per difetto) di cattiva politica fatta sulla pelle degli animali elbani da parte di chi ha il potere ed il dovere di risolvere i problemi. Quando si parla di politica io mi sciacquo bene la bocca, perché per educazione familiare e scolastica mi è stato insegnato che la Politica dovrebbe essere la massima aspirazione e missione di ogni buon cittadino, intesa come attenzione alle necessità della polis e dei suoi abitanti.
Da un personaggio che sulla politica ha costruito la sua vita e la sua carriera mi sarei aspettato qualcosa di più, soprattutto ripercorrendo le tormentate vicende legate alla progettazione del canile comprensoriale, alla acquisizione dell’area di competenza, alla gestione del rapporto con la generosissima e pazientissima Fondazione tedesca che ha messo a disposizione le risorse per realizzarlo.
Non occorre essere dei fenomeni per accorgersi della anomala durata di ogni singolo passaggio relativo alle questioni in ballo. L’unica cosa che ha avuto un iter rapido (anche troppo…) è stata la realizzazione delle villette di Lacona frutto della cessione del terreno del canile.
Il problema non sta nella complessità delle procedure, ma nella reale volontà di dare agli elbani un servizio pubblico di cui c’è assoluta necessità (chiedetelo ai vigili delle Polizie Municipali). Il problema forse è proprio nel termine “servizio pubblico”, che in un epoca di personalismi e privatizzazioni è sempre più lontano dalla sensibilità di chi ci amministra.
Mentre scrivo queste righe mi rendo conto di quanto sia tragicomico continuare a chiedere attenzione su diritti che, in ogni comune civile, fanno parte della normale e dovuta offerta che la Politica si preoccupa di dare ai cittadini; mi auguro quindi che alle parole rassicuranti dell’ultima, velocissima replica del Sindaco di Capoliveri faccia seguito un’altrettanto decisa e rapida Azione Politica, Aministrativa e Tecnica (con le maiuscole) in grado di risolvere una volta per tutte il ventennale problema di dare un canile all’Elba, che, battuti tutti i record di categoria, a questo punto, per i tempi di realizzazione, entra in competizione forse solo con le piramidi e la grande muraglia.
Andrea Tozzi per I Ragazzi del Canile Onlus*