LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

“Esistono anime che donano senza alcun interesse”

di Luciano Gelli

"Esistono anime che donano senza alcun interesse"

Oggi, sia per il mio ruolo di consigliere parrocchiale sia per sanare una carenza personale conoscitiva di certe realtà cittadine, mi sono recato nella sede della Caritas, in via Roma 5.
L’ingresso delimitato da una vecchia cancellata metallica e la facciata ricoperta da verdi rampicanti che si inerpicano su un palazzo signorile potrebbe mettere a disagio, ma l’accoglienza riservata ai visitatori, in gran parte extracomunitari bisognosi, metterebbe a proprio agio anche i più diffidenti.
Un gruppo di signore anziane, cariche d’entusiasmo e d’amore per il prossimo riconcilia con quella carità che San Paolo considerava come la maggior prerogativa di un buon cristiano.
Operose come le famose api napoleoniche frugano in sacchi d’indumenti forniti generosamente dalla comunità, li sistemano su scaffali che prevedono una suddivisione in taglie e in caratteristiche. Scarpe da bambini e adulti, vestiario estivo o pesante per affrontare i rigori invernali, federe, coperte, camice, maglioni o cappotti aspettano il destinatario che li indosserà nel prossimo futuro.
Ogni concessione viene accompagnata da un sorriso e da una parola buona.
Devo ammettere di essere andato via con un groppo alla gola e con la certezza che in questo mondo dissestato e laicizzato dalla società dei consumi esistono ancora anime in grado di donare con totale disinteresse.
Monica, Marida, Mariolina, Fiorella, Luciana, Anna, Franca, Donatella, Marcello, Mario e Mida (deceduta recentemente, ma volutamente ricordata da tutta l’equipe come esempio di abnegazione e maestra di vita) operano il lunedì e il giovedì dalle ore 10 alle ore dodici nella sede di via Roma.
Il loro maggior cruccio è quello di non avere sufficienti risorse per mettere in atto un servizio di assistenza alimentare o di fornitura di traverse e pannoloni per anziani e per bambini fino a tre anni.
Presto, con la supervisione di responsabili, verrà rimesso in funzione un cesto alimentare che, spero, potrà sopperire ai bisogni dei meno fortunati.
Nella nostra cittadina vivono persone che provano vergogna nel mettere in luce le difficoltà in cui versano. Per loro saranno disponibili alcuni numeri telefonici e persone pronte all’ascolto per offrire, per quanto possibile, beni materiali, attenzione e consigli, laddove siano necessari. La consapevolezza di avere a portata di mano chi presta interesse può offrire uno spiraglio di luce ed essere più efficace di tanti antidepressivi.

Luciano Gelli