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“Bulgaresi, due anni di schiaffi senza ottenere risultati”

di Mario Ferrari *

"Bulgaresi, due anni di schiaffi senza ottenere risultati"

Caro Sindaco Bulgaresi il suo attacco scomposto e pieno di acredine al sottoscritto non è sufficiente a distogliere l’attenzione da quella che è lo stato della sanità elbana oggi. Come hai ben sottolineato nel tuo articolo sono ben DUE anni che prendi schiaffi da parte dell’azienda ASL e che, purtroppo, non si ottengono i risultati sperati. Personalmente ritengo che siano molti di più gli anni in cui sei stata presa a schiaffi! Il tuo programma che prevedeva tutta una serie di servizi esclusivamente dedicati all’Elba (neonatologia rianimazione neonatale, U.O. ortopedia, cardiologia H24, solo per fare degli esempi) che fine ha fatto? che cosa è stato accettato di quel programma da parte dell’azienda, cosa è stato realizzato, cosa è in fase di realizzazione? La sanità elbana è al collasso perché non si riesce neanche a garantire ai nostri cittadini servizi essenziali e “normali” quali le colonscopie, garantite fino a un anno fa, la cataratta che prima veniva regolarmente effettuata all’Elba o i trattamenti in camera iperbarica per i pazienti cronici, solo per citarne alcuni. Sono anni che si chiedono questi servizi in attesa di risoluzione di problemi ancora più complessi, e sono anni che alla fine degli incontri con la direzione, c’è la stessa dichiarazione sulla stampa: “soddisfatti, abbiamo ottenuto delle rassicurazioni” …e risultati ancora niente. La sua impennata di dicembre, dopo due anni di “collaborazione” con l’azienda non può certo servire a riscattarla. Tre cose aveva chiesto: una ovvia quale la conferma del Dr. Graziano a referente del presidio ospedaliero; pur riconoscendo le dosi umane e professionali del dr. Bruno questi è, e rimane, un dirigente aziendale teso alla realizzazione di progetti e direttive imposte dall’azienda, e vista la gestione del nostro ospedale ed i risultati ottenuti fino ad oggi ci sarebbe stato molto da discutere; la seconda cosa richiesta è la deroga del punto nascita; ebbene nessuno lo ha mai messo in discussione e del resto se non si concede a un’isola a chi si concede? Il terzo punto che ti interessava era la rassicurazione della non unificazione dei reparti medico e chirurgico; questo non è un progetto realizzativo a breve o medio termine ed allo stato attuale dell’arte il problema è inesistente, anche se non mi sembra non sia stato definitivamente scongiurato. Insomma ce ne sarebbero state cose da chiedere minacciando quelle dimissioni che avrebbe dovuto barattare per esempio con la ripresa immediata dei servizi di cui sopra, con un impegno preciso ad una ristrutturazione del sistema emergenza urgenza, con un impegno di risorse umane provenienti dalla rete per servizi ambulatoriali e chirurgici, per un tavolo di concertazione sul quale analizzare le criticità e necessità segnalate dai cittadini, da te molto distanti, e che vengono a noi segnalate quotidianamente, spesso risolvibili solo con una programmazione diversa ed a costo zero o quasi. Relativamente alla rete, sono sempre stato un sostenitore della necessità che i medici provengano dal continente per avere specialisti preparati sull’isola così ne possano usufruire gli elbani come gli altri cittadini del continente; inutile negare che personale medico completamente stanziale perda col tempo, ovviamente e naturalmente, professionalità; solo e soltanto per questo rimango un sostenitore dell’utilizzazione delle risorse di rete; per il resto sono sempre le solite illazioni. Ma veniamo al problema del Pronto Soccorso; nel 2013 Maroni disse che erano stati stanziati 700.000 euro per la sua ristrutturazione; siamo nel 2017 e siamo ancora in fase programmatica-progettuale e tutt’oggi il pronto soccorso è indecente e si dichiarano cronoprogrammi ed interventi. La minaccia di chiuderlo se non ha i requisiti strutturali richiesti dalla normativa deve rappresentare la nostra determinazione nel portare avanti un progetto con maggiore sollecitudine e stimolare l’Azienda nella speranza che inizi i lavori prima possibile. Preciso anche ai miei cittadini che sono uscito dalla riunione solo dieci minuti prima dalla fine, scusandomi per altro impegno, riunione che è iniziata con un’ora di ritardo, senza rispetto dei convenuti. Ribadisco, come detto in Conferenza, che sono contento che si sia ravveduta, che abbia capito che occorre programmare una sanità diversa e che si sia accorta che da anni prende schiaffi; schiaffi che, al contrario di lei, per onestà e proprio perché riconosco i ruoli, non sono tutti suoi, ma sono da condividere tra tutti i Sindaci, in primis con il sottoscritto, proprio perché sono consapevole del ruolo che riveste il comune di Portoferraio nei servizi comprensoriali. Rivolga le sue energie ad ottenere risultati e non a screditare il sottoscritto, magari su incarico di altri; non è questo il ruolo del Presidente della Conferenza dei Sindaci così come non è nel suo ruolo parlare e minacciare sull’appartenenza o meno al centro destra: considerazione del tutto fuori luogo in primis perché la Conferenza opera a tutela di tutti i cittadini, secondo perché sull’appartenenza e soprattutto sull’operato da amministratore di centro destra ci sarebbe moltissimo da discutere……. ma non su di me!!


Mario Ferrari
* Sindaco di Portoferraio