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Piombino, la Lucchini va agli algerini della Cevital

Il comitato di sorveglianza ha giudicato l'offerta più vantaggiosa di quella del gruppo indiano Jindal

Piombino, la Lucchini va agli algerini della Cevital

La Lucchini di Piombino ha finalmente un nuovo proprietario. È il gruppo algerino Cevital, che per il comitato di sorveglianza presieduto dal commissario straordinario Piero Nardi ha presentato un’offerta migliore rispetto a quella del gruppo indiano Jindal. Una buona notizia quindi per l’intera città e per gli oltre duemila lavoratori del polo siderurgico. «L’offerta del Gruppo Cevital — si legge in una nota della Lucchini — presenta condizioni più vantaggiose di quella concorrente, sia per quanto riguarda gli interessi dei creditori, sia per ciò che concerne le ricadute sociali del Piano Industriale, che prevede a regime l’occupazione di tutto il personale di Piombino, mediante il rilancio della produzione di acciaio, e attraverso importanti elementi di diversificazione nei settori dell’agro-alimentare e della logistica e riguarda un perimetro più ampio, il che rappresenta uno dei criteri contemplati dal disciplinare di gara». L’offerta della Cevital garantirebbe la ripresa dell’intero ciclo con una diversificazione della produzione. La proposta degli algerini comprende infatti l’acquisizione di quasi tutte le aree, della Vertek, e del 69% delle quote di GSI. Adesso manca soltanto la firma del Ministero dello Sviluppo economico per la stipula del contratto preliminare di cessione. Grande soddisfazione hanno espresso i sindacati, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani e il Governatore Enrico Rossi. “Avevo detto che mi sarei giocato tutto su Piombino – commenta Rossi – si tornerà a produrre acciaio, come chiedeva il territorio. Sono previsti 400 milioni di investimento per la realizzazione di due forni elettrici e un nuovo laminatoio e in due anni saranno riassorbiti tutti i dipendenti”.