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Gli scatti di Luca Cortese al Libraio

La mostra "Tempi Lunghi" ha ospitato per l'occasione anche il giovane e talentuoso violinista Stefano Farulli

Gli scatti di Luca Cortese al Libraio

Il Libraio di Calata Mazzini ha inaugurato la mostra “Tempi Lunghi” di Luca Cortese, ospitando per l’occasione anche il giovane e talentuoso violinista Stefano Farulli. Si tratta della seconda personale elbana del fotografo milanese, già presente sull’isola l’agosto scorso presso la Sala della Gran Guardia di Portoferraio. Cortese, con una forte passione per la fotografia sin da bambino, nel 1996 inizia a portare avanti una propria attività legata alla ricerca artistica ed estetica, esplorando tecniche e soluzioni nuove offerte dalla fotografia digitale. Egli ama definirsi “cacciatore di silenzi” in quanto particolarmente interessato a scoprire e svelare luoghi dimenticati o che passano inosservati, quali un tratto di laguna veneta che accompagna la statale Romea o alcuni scorci di architettura industriale memori della lezione di Gabriele Basilico.

In occasione di “Tempi Lunghi” Luca propone una serie di quattordici scatti in grado di mostrare la capacità di catturare lo scorrere del tempo, propria del mezzo fotografico. Il progetto, del quale la mostra in libreria è solo l’inizio, affronta una tematica cara alle arti visive che, coinvolgendo anche correnti quali il cubismo e il futurismo, si sono spesso interrogate su come poter imprigionare il tempo che scorre in una singola immagine. Ebbene, proprio qui risiede la grande forza della macchina fotografica che, se utilizzata con sapienza e consapevolezza come nel caso di Cortese, riesce a concentrare in un frame un determinato intervallo di tempo. Uno strumento, dunque, che, attraverso una serie di trucchi, arriva a mostrare ciò che l’occhio umano non è in grado di cogliere e dona vita a visioni percepite come sbagliate ed innaturali: gli oggetti appaiono come scie di luce, le persone diventano fiumi che scorrono, le superfici d’acqua si trasformano in lastre. È il concetto di Tempo che viene stravolto e Cortese non lo presenta perdendosi in noiose spiegazioni o tecnicismi ma semplicemente attraverso i suoi scatti che, in completa autonomia, svelano l’idea ed il percorso estetico che vi si nasconde dietro. Altro particolare che mette in luce la professionalità del fotografo e dona un valore aggiunto all’intero lavoro risiede nel fatto che ogni singola fotografia è accompagnata dal certificato di qualità museale. Il progetto “Tempi Lunghi” è presente in libreria fino al 10 aprile e rappresenta un’ottima occasione per curiosi e appassionati di apprezzare un progetto di arte contemporanea all’Elba.