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“Trincea e sbarramento sul sentiero di monte Orello”

Legambiente riceve una segnalazione da parte di alcuni escursionisti, che parlano di "un dosso" artificiale scavato con una ruspa, e di tubi a "mo' di cancello". L'associazione chiede al sindaco di verificare se è un tratto pubblico

"Trincea e sbarramento sul sentiero di monte Orello"

Una trincea scavata con una ruspa, una sorta di cancellata e un enorme masso. Così a due settimane  dall’aggressione sul sentiero dei rosmarini di Campo, un sentiero nel Comune di Portoferraio sarebbe stato chiuso secondo quanto viene segnalato a Legambiente arcipelago toscano e riportato. L’associazione ambientalista ha ricevuto la segnalazione da alcuni escursionisti e l’ha girata al sindaco: “Vi contattiamo – si legge – per chiedere il vostro aiuto, visto che le istituzioni fanno finta di non sentire. In località Monte Orello, Portoferraio (…) c’è un bivio segnato come sentiero Parco numero 64″. “Se si decide di prendere il bivio sulla destra facendo qualche metro” – secondo la descrizione – ci si trova davanti una trincea scavata con una ruspa! Si proprio così. La terra spostata messa come dosso. E  non è finita qui: subito dopo la “trincea” un enorme sasso  impossibile da spostare in mezzo al sentiero. A seguire due alberi abbattuti sempre lungo il sentiero e per finire dalla parte opposta per impedire qualsiasi accesso a veicoli cavalli e quant’altro dei tubi usati per i ponteggi a mo’ di cancello”.

Legambiente ricorda che “il sentiero è percorso da numerosi trekkers e ciclisti” e fa sapere che un biker ha scritto: “Non credo che quella strada sia privata e quindi dovrebbe rimanere aperta e libera al pubblico”. Per questo Legambiente chiede al sindaco di verificare, e domanda “se quanto segnalato è avvenuto su sentieri e strade pubbliche; se i lavori e gli sbarramenti effettuati sulle strade siano stati autorizzati e per quale motivo; quali iniziative intenda intraprendere il Comune di Portoferraio per il ripristino e per ristabilire la percorrenza da parte di ciclisti e trekkers”.